Mercoledi' 21 aprile 1999

LA DISAVVENTURA
Nando, il bassotto tv, aggredito da un pit-bull
Trastevere, ferito il popolare cane dell’inviato del Tg3 Fulvio Grimaldi.
Al pronto soccorso anche la moglie del giornalista

ROMA _ Nando, 5 anni, se l’e' vista davvero brutta. Il popolare bassotto di Fulvio Grimaldi, 65, l’inviato del Tg3 che si occupa da anni di ambiente, e' stato assalito ieri pomeriggio a Trastevere da un pit-bull che l’ha ridotto a mal partito: una profonda ferita sotto le ascelle, altre due sulla schiena. L’attacco e' avvenuto in vicolo Moroni e solo la prontezza di Grimaldi e della moglie hanno evitato al cane il peggio. «Lei racconta il giornalista ha cercato di aprirgli la bocca. Io l’ho afferrato ai testicoli e gli ho schiacciati. Ha funzionato: ha mollato la presa».
L’aggressore si chiama King ed e' uscito dal portone di una casa al piano terra vicino all’appartamento di Grimaldi in vicolo Moroni. «Purtroppo - aggiunge l’inviato - vicino a dove sto io un gruppo di persone che secondo me sono un po’ particolari. Hanno questo pit-bull che si chiama King ed e' addestrato al combattimento: e' vero che e' pieno di cicatrici. Quando vede cani maschi, li attacca. Avendo una forza assolutamente incredibile e' difficilissimo che non provochi danni grossi. I cani che affronta di solito soccombono. Gia' altre volte, a Trastevere, e' stato protagonista di assalti con morti e feriti, a cani e gatti».
Nando spesso segue Grimaldi durante la realizzazione dei servizi e per questo gli capita spesso di apparite in televisione. La moglie di giornalista, Sandra, cinquantenne, e' stata medicata al pronto soccorso dell’ospedale ”Nuovo Regina Margherita” per una ferita ad una mano. L’episodio e' stato poi denunciato ai carabinieri della compagnia Trastevere. Grimaldi, che sta facendo i preparativi per la pensione, ha riferito i fatti ai militari. e' stato ipotizzato il reato di omessa custodia. Per i proprietari di King potrebbe scattare una contravvenzione.
«Ma ci vuole altro -  dice Grimaldi - Non e' possibile lasciare cani che loro malgrado, e ci tengo a dire loro malgrado, sono diventati macchine da guerra in mano a persone irresponsabili. Suggerirei di farlo adottare dalla Lav (Lega anti vivisezione) che ne ha gia' adottati molti. Quello che auspico sono ordinanze pretorili che stabiliscano una volta per tutte un principio: certe persone non possono tenere quel tipo di cani a meno che vengano adottate precise misure di sicurezza».

L. Lip.


aprile 1999