Lunedi' 3 maggio 1999

Cane poliziotto salva la bimba scomparsa
Una notte di terrore, poi il lieto fine
Catania, a 4 anni era rimasta per otto ore nascosta in un anfratto

di MICHELA GIUFFRIDA

CATANIA - e' la carezza di una bimba di 4 anni, questa volta, il premio per Quick. Ramona, il ciuccetto stretto tra le labbra, la manina che tiene saldamente la gonna di mamma, si avvicina lentamente e con timore al cane che posa per fotografi e cameramen. E la foto della piccola accanto al pastore tedesco che l'ha salvata, e' il lieto fine di una vicenda che poteva trasformarsi in tragedia.
Il merito, lo ripetono tutti, e' di Quick. e' stato proprio il cane del nucleo cinofilo dei carabinieri che, dopo una notte di ricerche, ha trovato la piccola in un fossato nelle campagne tra Militello in Val di Catania e Palagonia. Per oltre otto ore, praticamente tutta la notte tra sabato e domenica, Ramona e' rimasta nell'anfratto ai piedi di una quercia, dove si era rifugiata dopo aver cercato inutilmente di ritrovare la strada per tornare dai suoi genitori, con i quali aveva trascorso la giornata in campagna. Lė i suoi soccorritori l'hanno trovata all'alba di ieri, intirizzita e sotto shock. Ramona ha cosė potuto riabbracciare la mamma e, in lacrime, le ha chiesto che le togliesse dalle scarpe gli aghi di pino che le pungevano i piedini. Poi, rassicurata, ha aggiunto: "Ora sto bene mamma, andiamo via, in questo brutto posto non ci voglio piu' tornare". La classica gita del primo maggio, quella della famiglia Cocuzza, il padre Vincenzo, bracciante agricolo, la madre Teresa, casalinga, assieme ai cinque figli e a buona parte della parentela, partono di buon mattino da Palagonia, dove abitano. Zii, cugini, suoceri e cognati, tutta la famiglia e' riunita, in tutto una trentina di persone, che scelgono come base un casolare abbandonato. I cuginetti giocano, i grandi cucinano sulla brace, poi il pranzo, la partita a carte per gli adulti, il pallone per i ragazzini, mentre i piu' piccoli si aggirano nei dintorni.
La giornata passa in fretta. All' imbrunire, al momento del rientro, all'appello manca pero' Ramona. Della ragazzina non c'e' traccia, gli amichetti non sanno rispondere alle domande dei suoi genitori. Teresa Fagone, la mamma, pensa prima a un gioco, ma il tempo passa, e Ramona non si trova. Le ricerche diventano affannose, disperate. Il padre della piccola chiama il "112". Cosė, quando sono gia' le 21, ed e' ormai buio pesto, scatta l'allarme. Sul posto arrivano in pochissimo tempo oltre cento carabinieri, inviati dal comando di Catania. La zona e' battuta anche dall'alto con un elicottero attrezzato con fari di profondita'. Ma Ramona e' come scomparsa nel nulla.
Intanto la bimba, per buona parte della notte, chiede aiuto con un filo di voce, cercando inutilmente di attirare l'attenzione. Non sa, Ramona, di essere distante quasi tre chilometri dal casolare dove era la sua famiglia, non si e' accorta di aver percorso tanta strada. e' sfinita, terrorizzata, dal buio e dalla certezza di aver perso per sempre la sua mamma, il papa', i quattro fratellini. Non sente i familiari che con i carabinieri la chiamano a squarciagola, non fa caso all'abbaiare del cane. Alla fine Ramona, sotto la grande quercia, riparata da rocce e sterpaglie, si addormenta. Dorme ancora quando Quick la trascina fuori dal fossato, sana e salva.

maggio 1999