
Giovedi' 6 maggio 1999
Randagi, ancora allarme
Il Comune torna a lanciare accuse
alla Usl
L'amministrazione chiede l'intervento dell'azienda sanitaria per tentare di arginare i
pericoli
Pasquale D'Alberto
RAIANO (AQ) _ E' polemica tra il comune di
Raiano e la Usl, sul problema del randagismo. «Piu' volte», spiega il vice sindaco,
Marco Moca, «abbiamo segnalato all'apposito servizio della Usl la pericolosita' di un
branco cani randagi, spesso 12 esemplari, che attentano continuamente all'incolumita' dei
cittadini. Il nostro servizio di polizia municipale ha inviato lettere e fatto solleciti
telefonici». «Ma non abbiamo ottenuto alcuna risposta. Il problema», aggiunge, «sta
diventando esplosivo e non possiamo fronteggiarlo con le nostre sole forze».
L'ultima telefonata e' stata fatta ieri mattina dallo stesso sindaco, Enio Mastrangioli,
dopo una serie di proteste e segnalazioni di tentativi di aggressioni pervenute da
domenica scorsa alla polizia municipale.
«La Usl», continua Moca, «si giustifica sostenendo che il Comune non avrebbe un canile
municipale. Noi», conclude, «non chiediamo di prelevare tutti i cani randagi, ma solo di
togliere dalla circolazione quelli piu' pericolosi». Con il ritorno della bella stagione,
infatti, i pericoli per i cittadini di Raiano, soprattutto bambini e anziani, hanno inizio
dal primo mattino. Una squadra di una decina di cani randagi, sosta in piazza Postiglione,
molestando i ragazzi che si apprestano a prendere l'autobus per andare a scuola a Sulmona.
Altro momento delicato nel pomeriggio, quando i bambini piu' piccoli vengono accompagnati
dalle mamme o dai nonni ai giochi popolari delle due villette di Capo di Forme del
Tratturo. Inoltre, c'e' pericolo per i podisti che percorrono le strade del paese e quelle
circostanti all'imbrunire, e per gli anziani che raggiungono il centro sociale, nella sede
dell'ex municipio. Nel corso della giornata, si aggiungono ai cani randagi un buon numero
di cani padronali, lasciati incustoditi dai proprietari. Questo, nonostante le pesanti
multe previste dal regolamento comunale istituito a seguito della realizzazione
dell'anagrafe canina, circa un anno fa. «L'educazione dei proprietari dei cani»,
spiegano alla polizia municipale, «e' il problema piu' importante».
maggio
1999


|