
Giovedi' 13 maggio 1999
Il complesso di Collerolletta e' in
fase di ampliamento,
ma anche dopo i lavori potrebbe non bastare a ricevere i randagi
Cani abbandonati, e' allarme rosso
Tutto esaurito ai ricoveri di Colleluna e Monte
Argento, disagio per gli abitanti
di RICCARDO MARCELLI
TERNI _ Non ce la fanno piu'. Gli abitanti di
Collerolletta che sono a ridosso del canile, sono esasperati. Il numero degli animali che
gironzola fuori dalla struttura e' troppo elevato. Troppo elevato continua ad essere pure
il numero degli abbandoni. I residenti piu' che lamentarsi, fotografano una situazione che
con il passare del tempo rischia di degenerare in quanto con lavvicinarsi della
bella stagione, le persone vorrebbero passeggiare con serenita', senza lapprensione
di venire avvicinati dagli animali.
Una cosa e' certa. Listantanea ripropone allattenzione i problemi dei
canili a Terni: Colleluna e Monte Argento scoppiano. Senza dubbio qualcosa si sta
muovendo. Il Comune su in-put della Regione ha investito oltre mezzo miliardo di lire per
l'ampliamento della struttura di Colleluna. «Un provvedimento necessario -spiega Maria
Guerini dellEnpa- in considerazione del fatto che il fenomeno degli abbandoni
continua ad essere rilevante».
Con i 591 milioni stanziati dallamministrazione comunale si sta allargando la
struttura di Colleluna che alla fine dovrebbe avere pure una sala chirurgica. Qui ormai
lavorano a tempo pieno i volontari dellAssociazione grandi amici,
volontari che devono far fronte ad una situazione di emergenza. Qualche settimana fa
insieme ad altre associazioni animaliste, furono portati a largo Villa Glori decine di
cani. Il motivo? Sensibilizzare lopinione pubblica alla campagna adozioni. Una parte
della somma raccolta e' stata devoluta alla missione Arcobaleno. Ma questa e' una goccia
in mezzo al mare. Ed infatti molti cani sono costretti a rimanere fuori dal cancello.
Dentro non troverebbero un posto a meno che non si decida di ammassare gli animali. Una
decisione questultima che mai sara' presa: «Anche perche' -spiega Cristina Radicchi
dellAssociazione Grandi amici- finirebbero con lo sbranarsi. Al canile stanno
effettuando i lavori di ampliamento, così si e' deciso di lasciare un po piu'
liberi gli animali docili. Il rischio reale e' che una volta terminato lampliamento,
il canile sara' comunque troppo piccolo, visto che gia' ora abbiamo duecento cani. Ecco
quindi la necessita' di provvedere agli espropri delle terre intorno per ampliare lo
spazio».
Il problema sovraffollamento esiste pure al canile di monte Argento dove piu' volte
e' stato appeso il cartello tutto esaurito. E non a caso domenica scorsa e' stata
organizzata una giornata dedicata alle adozioni. Ma non basta a scoraggiare i soliti
incivili. Di notte c'e' sempre chi continua a lasciare davanti al cancello una cucciolata.
Così e' accaduto recentemente che il numero degli animali abbia oltrepassato le
cinquecento unita'. Un record negativo.
Come se non bastasse cio', le associazioni zoofile devono sostenere enormi costi di
gestione. Basta pensare ai pasti che devono confezionare ogni giorno, o alla
terapia sanitaria svolta questa con lausilio di tecnici dellAzienda
ospedaliera o di veterinari amici. A questo si aggiunge il fenomeno dei maltrattamenti.
Anche laltro giorno ad un gattino hanno spappolato una zampa con un calcio, mentre
ieri i volontari dellEnpa sono dovuti intervenire in via Mentana per liberare dei
piccioni murati vivi. A Colleroletta pero' i residenti apprezzano lopera che portano
avanti i volontari, mentre pazientemente aspettano lultimazione dei lavori; tuttavia
esortano gli stessi volontari a riporre un maggior controllo nella
circolazione degli animali.
Maggio
1999


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