Mercoledi' 23 giugno 1999

FRANCAVILLA
Cani avvelenati all’ex mattatoio
E’ polemica tra la Lega e Bernini

FRANCAVILLA (CH) _ Scoppia una virulenta polemica a distanza tra il commissario della Lega nazionale per la difesa del cane, Lina Bufarale, e il consigliere comunale diessino di Francavilla al Mare, Moreno Bernini.
Al centro del contendere c’e' naturalmente la questione del canile di Francavilla e in particolare un deplorevole episodio di avvelenamento di alcuni cani ricoverati nell’ex mattatoio comunale. Bernini, all’indomani del fatto, prese posizione criticando il sindaco Angelucci in relazione al fatto che quei cani si trovavano in quel luogo invece che in un convenzionato canile di Lanciano. «Gli animali, si sa, molto spesso ignorati, maltrattati, seviziati - scrive Lina Bufarale - possono diventare di colpo argomento di mozioni e interrogazioni da parte di persone che, ben lungi dal conoscere il problema, d’improvviso si riempiono la bocca e assurgono agli onoro della cronaca». E la risposta all’interrogazione del consigliere comunale, che secondo Bufarale si sarebbe sempre battuto contro la costruzione di un canile, arriva prima ancora che dal sindaco Angelucci dalla stessa Lega: quei cani sono ricoverati nell’ex mattatoio in attesa di essere trasferiti nel piu' idoneo rifugio che e' in fase di costruzione, per evitare che finiscano nel «lager di Fallo - come scrive Bufarale -, gestito da un privato: una struttura che non garantisce nessun beneficio agli animali, ma che serve esclusivamente ad arricchire chi ha scoperto un grosso business». Secondo la Lega, il ricovero dell’ex mattatoio costa pochissimo alle casse comunali mentre se i cani venissero mandati a Fallo costerebbero 4.000 al giorno ai cittadini. «Resta il fatto - conclude Bufarale - che se i cani vengono avvelenati nottetempo, le interpellanze andrebbero indirizzate verso la richiesta di indagini approfondite tese ad individuare gli autori e non a trovare la scusa, a discapito dei cittadini e con sperpero di denaro pubblico, per garantirsi un po’ di pubblicita' a buon mercato».

M. Cir.

Giugno 1999