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Sabato 26 giugno 1999

Assisi, i cani si sbranano per un posto. Denunciati i Comuni

di CLAUDIO BIANCIARDI

ASSISI - Una storia infinita. Due anni di accuse e minacce, attacchi spietati e controffensive al veleno. E adesso la parola, quasi inevitabilmente, passa ai giudici. Non c’e' pace per il canile di Assisi. Il delegato dell’Ente nazionale protezione animali, Giulio de Florentiis, ha infatti presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Perugia, denunciando l’inadeguatezza del ricovero, situato proprio sotto la basilica di San Francesco, nella zona di Ponte Rosso. Nel mirino dell’Enpa non solo gli amministratori di Assisi, ma anche quelli di Bastia Umbra, Bettona, Cannara e Valfabbrica. Le loro colpe? Secondo De Florentiis, i cinque Comuni non avrebbero mai realizzato, come invece previsto dalla legge, locali coperti per l’isolamento degli animali appena catturati e spazi per l’infermeria. Inoltre i recinti, allestiti all’interno della discarica della Gesenu, «sono costruiti in modo approssimativo e dal 1994 nessuno si e' preoccupato della loro ultimazione». Ma c’e' di piu': l’Enpa sostiene che il rifugio, abilitato dal censimento regionale del ’97 per 40 cani, ne ospita addirittura 230. Un sovraffollamento pericolosissimo: alcuni animali, inferociti anche dalle pessime condizioni ambientali, si sono sbranati.
Come si difende il sindaco di Assisi? Attaccando a sua volta il delegato dell’Enpa. «Innanzitutto - afferma Bartolini - De Florentiis deve pagare al Comune 4-5 milioni per aver abbandonato, prima della scadenza del contratto, la cura del canile. Per il resto, mi fido delle dichiarazioni del medico veterinario della Usl di Assisi, il dottor Agostinelli, secondo il quale il ricovero di Ponte Rosso attualmente e' gestito in maniera esemplare. Non voglio aggiungere altro, se non che il Comune ha stanziato, per l’anno in corso, 200 milioni per il nuovo canile, che sorgera' sempre nella stessa zona ed il cui progetto e' in fase di notevole avanzamento».
Aspettano fiduciosi i randagi assisani. Così come quelli tifernati. A Citta' di Castello, infatti, il canile e' al collasso: 40 animali ospitati, 30 in piu' del normale. Ma entro settembre partiranno i lavori per il nuovo ricovero: 80 box con tutti i comfort. A proposito di bella vita: attenzione a non dimenticare gli animali per le vacanze. Il Comune di Perugia ha fatto stampare 400 manifesti e 10 mila volantini. Basteranno?

Giugno 1999