Martedi' 6 luglio 1999

E se abbaiano troppo ci pensa lo psicologo
L'esempio di Maccarese dove tutto, dagli stabilimenti ai ristoranti,
e' pensato in funzione delle quattro zampe

di ROMANA LIUZZO

MACCARESE - In spiaggia con lo psicologo. Nulla di strano. Se non fosse che il consulente comportamentale in questione non servira' ne' per lei ne' per lui, ma per il loro quadrupede. Benvenuti al Bau-beach, dove - l'avete capito - tutto e' possibile. E' ad una manciata di chilometri da Roma che Paola Punturieri (sorella della piu' nota Marina Ripa di Meana) e Elisabetta Dall' Orto, hanno realizzato un sogno antico: una striscia di sabbia dove anche i cani possono fare il bagno con il proprio padrone, correre, mangiare e perfino riposare in piccole tende montate accanto all'ombrellone. Lo psicologo dunque a che serve? Serve tra l'altro, come spiegano le ideatrici, per fare capire che se il proprio cagnolino ha problemi, "fa la pipì in casa, abbaia troppo, la colpa e' quasi sempre del proprietario".
Eccoci a Maccarese, nel piccolo paradiso canino, perche' come tale si presenta: fontanelle d'acqua sparse ovunque, ciotole in dotazione, recinti per i cani piu' timorosi. All'ingresso troneggia il regolamento: i cani devono essere vaccinati; la spiaggia e' vietata alle femmine in calore; nei giorni di maggior afflusso i cani devono essere tenuti al guinzaglio; mai piu' di cinque bestiole in acqua e soprattutto, occhio che i vostri cani non innaffino la borsa altrui. Insomma poche regole ma chiare.
Ore 14 di un caldissimo lunedì di luglio, tra la gente, c'e' anche Marina Ripa Di Meana reduce da un sit in in autostrada contro gli abbandoni estivi. "I cani che raccoglieremo li porteremo in spiaggia per farli adottare", dice. Saluta e se ne va. Lilli intanto, la bassottina di Bruno, romano verace, ha appena finito di mangiare dalla sua ciotola. Sì perche' al Bau-beach anche il pasto e' compreso (il biglietto per i cani costa settemila lire). Quinzi invece, cucciolo di cane corso cerca di giocare con Giuna, una bastarda adottata da poco dallo stabilimento "perche' i padroni avevano deciso di sopprimerla". In barba alle leggi esistenti. "Faccio la poliziotta e potra' sembrare una contraddizione - racconta una ragazza bionda stesa sul lettino - ho un pastore tedesco ma non lo farei mai addestrare. Li maltrattano troppo". Stessa spiaggia, stesso mare. Ecco Vittoria, 33 anni, sta andando a fare la doccia con il cane, "e' un incrocio tra un maremmano e un pastore, ha le orecchie a sventola ma e' buonissimo". Ci crediamo. E poi al Bau-beach non ci sono preclusioni, neppure per i meno belli. 
In ogni evenienza, per i casi piu' disperati, su un grande pannello i padroni possono affiggere annunci matrimoniali, appelli per chi cerca casa, scambi di ospitalita' estiva e via dicendo. "Per i cani piu' sportivi - racconta Paola Punturieri - il sabato c'e' la scuola di salvataggio in acqua. Ma possono frequentarla solo i Terranova". Lungomare, non poteva mancare, il ristorantino con tanto di spazio sotto il tavolo per il proprio quadrupede. "Nessuna preoccupazione, l'igiene e' assicurata - puntualizza la Punturieri - ogni sera la spiaggia viene completamente disinfettata. E le palette con contenitore incorporato sono a disposizione in ogni angolo del Bau- beach. Gratuitamente". Per il Duemila? Eh sì, anche i cani stanno gia' pensando al Capodanno di fine millennio: al Bau- beach di Maccarese annunciano una grande festa con divieto assoluto per i fuochi d'artificio. I cani - e' cosa nota - li detestano.

Luglio 1999

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