
Sabato 10 luglio 1999
LA CITTA' «PUNITA»
A Enna: «Ci stiamo attrezzando ma non e'
sempre possibile tutto»
ENNA - Piu' dura la vita per
cani e gatti a Enna, che «azzanna» il bollino nero di Legambiente di citta' a zero
zampe. Il brutto voto in pagella non sorprende il sindaco Antonio Albano, che pero' giura
di amare moltissimo gli animali e di avere gia' studiato un progetto che in un colpo solo
possa fronteggiare randagismo e disoccupazione.
Di che si tratta?
«Il 15 giugno abbiamo approvato una delibera per la costruzione di un nuovo canile. Una
struttura polivalente (costo previsto 600 milioni, n.d.r.) che servira' anche come
pensione estiva per evitare il fenomeno dell'abbandono. Dovrebbe essere pronto entro la
fine del Duemila. Intanto attraverso l'esperimento ministeriale del reddito minimo
garantito stiamo formando professionalita' che possano accudire gli animali e gestire il
canile».
Aspettando il 2000, che ne e' dei cani abbandonati?
«Al momento abbiamo una convenzione con un canile di Delia, in provincia di
Caltanissetta: un onere non indifferente per le casse del nostro comune che spende circa
80 milioni l'anno per evitare che il randagismo dilaghi. Per il resto ci attrezzeremo».
La infastidisce il marchio di Legambiente?
«Davvero mi dispiace un po'. Come amministratore mi scontro con una realta' difficile in
cui non sempre e' possibile pensare a iniziative per gli amici a quattro zampe, ma adoro
gli animali. Pensi che nel mio podere allevo 17 cani che sono la gioia dei miei nipoti,
due gemellini che impazziscono quando possono giocarci».
Mariella Pagliaro
Luglio
1999


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