Sabato 10 luglio 1999

Cani e gatti ai raggi x. Legambiente: Pescara e Chieti ultime, L’Aquila si salva
Quattro zampe, l’Abruzzo e' in coda

PESCARA - L’Abruzzo non s’addice granche' agli amici dell’uomo a quattro zampe. Questa, almeno, e' la tesi di Legambiente che dopo una accurata indagine ha redatto una classifica dei capoluoghi di provincia piu' ricchi di cure attenzioni verso cani e gatti. Una graduatoria che, nel rispetto rigoroso dell’argomento trattato, e' stata redatta in ”zampe”, da zero a quattro: l’equivalente delle stelle alberghiere nelle normali guide turistiche.
L’indagine degli ambientalisti -si passi l’espressione- ha fatto pelo e contropelo alle amministrazioni locali: in una stagione in cui si consuma la piu' tipica delle crudelta' verso le bestiole (abbandoni mentre il padrone va in vacanza), qualcuno ha provato piu' semplicemente a valutare il grado di amore e di cultura animalista dei comuni italiani. Dunque, la quantita' di servizi previsti dalla legge come l’anagrafe canina, la presenza di canili e colonie feline, ma anche l’esistenza o meno di iniziative piu' facoltative come gli uffici per animali, i divieti di spettacoli crudeli con i quattrozampe involontari protagonisti. Fino alla novita' dell’ultim’ora, le spiagge aperte all’accesso degli animali.
Nella classifica a zampe dove l’Abruzzo non brilla, il peggiore dei capoluoghi abruzzesi e' Chieti, finito con altri otto comuni nella poco lusinghiera pattuglia di...coda a zero zampe, centri da tenere alla larga quando si possiede un gatto o un cane. Gli altri, per la verita', non se la passano troppo meglio. Cosė e' per Teramo e Pescara, confinati nel limbo dell’unica zampetta. Cosė e' pure per il capoluogo di regione, L’Aquila: che almeno si consola grazie alle sue due-zampe-due per essere la citta' meno crudele della regione.

S.d’A.

Luglio 1999