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Venerdi' 16 luglio 1999

 

«Stop al massacro di cinghiali»

TERNI - Il problema dei cinghiali si presenta ad intervalli regolari e trova sempre la stessa soluzione: il loro abbattimento. E’ ora di intervenire seriamente per evitare il solito massacro». Va giu' duro l’Ente nazionale protezione animali di Terni. Stavolta l’attenzione e' rivolta ai cinghiali. Ecco l’atto di accusa dell’Enpa: «Le fasi della sceneggiata sono sempre le stesse: i cinghiali vengono importati dall’estero e immessi in alcune zone per il ripopolamento. Dopo un po’ di tempo aumentano di numero e i contadini protestano per i danni alle colture. A questo punto - spiegano quelli dell’Enpa - l’amministrazione pubblica concede ai cacciatori il permesso di effettuare i cosiddetti prelievi selettivi. Succede così che i cacciatori ammazzano i cinghiali, si divertono e il gioco ricomincia, al punto che si comprano all’estero nuovi cinghiali. Tutti sono felici, eccetto quei poveri animali e alcuni cittadini, quelli a cui non piace il massacro indiscriminato di cuccioli e femmine gravide, oltre allo sperpero di denaro pubblico e all’inquinamento ambientale».
Nel mirino dell’Enpa c’e' la Provincia. «Una delle ultime delibere della giunta Mole', del 10 giugno 1999, concede permessi di caccia per alcune zone e attribuisce premi ai ”selezionatori” che presto chiederanno il ripopolamento. Non c’era proprio niente di meglio da fare?
».

Luglio 1999