«Stop
al massacro di cinghiali»
TERNI - Il problema dei cinghiali si presenta
ad intervalli regolari e trova sempre la stessa soluzione: il loro abbattimento. E
ora di intervenire seriamente per evitare il solito massacro». Va giu' duro lEnte
nazionale protezione animali di Terni. Stavolta lattenzione e' rivolta ai cinghiali.
Ecco latto di accusa dellEnpa: «Le fasi della sceneggiata sono sempre le
stesse: i cinghiali vengono importati dallestero e immessi in alcune zone per il
ripopolamento. Dopo un po di tempo aumentano di numero e i contadini protestano per
i danni alle colture. A questo punto - spiegano quelli dellEnpa -
lamministrazione pubblica concede ai cacciatori il permesso di effettuare i
cosiddetti prelievi selettivi. Succede così che i cacciatori ammazzano i cinghiali, si
divertono e il gioco ricomincia, al punto che si comprano allestero nuovi cinghiali.
Tutti sono felici, eccetto quei poveri animali e alcuni cittadini, quelli a cui non piace
il massacro indiscriminato di cuccioli e femmine gravide, oltre allo sperpero di denaro
pubblico e allinquinamento ambientale».
Nel mirino dellEnpa ce' la Provincia. «Una delle ultime delibere della giunta
Mole', del 10 giugno 1999, concede permessi di caccia per alcune zone e attribuisce premi
ai selezionatori che presto chiederanno il ripopolamento. Non cera
proprio niente di meglio da fare?». |