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Sabato 17 luglio 1999

Cane e bara nella stiva, il pilota non parte

GENOVA - Ancora guai per la Meridiana. Non bastassero la vicenda dei piloti, dei loro scioperi, delle loro indisposizioni collettive e dei guasti a catena, ieri e' stata una bara a fermare il volo. Quella che il comandante di un aereo della compagnia non ha voluto trasportare nel suo velivolo, per rispettare i diritti di un passeggero particolare: un cagnolino, che avrebbe dovuto viaggiare insieme con la bara, nella stiva. Per il pilota, era inaccettabile tenere la bestiola vicino a un cadavere. Così, si e' rifiutato di decollare finche' la cassa da morto non fosse stata scaricata dal suo velivolo. Risultato: l'aereo e' partito con tre ore di ritardo, carico di passeggeri furibondi. Il fatto e' avvenuto giovedì pomeriggio all'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova. A essere rinviato e' stato il volo per Catania che doveva decollare alle 15.35. I passeggeri erano gia' tutti ai loro posti, con le cinture allacciate, quando il comandante ha avvertito che l'aereo, un MD80, sarebbe partito con dieci minuti di ritardo. Alle quattro e mezzo, il velivolo era ancora fermo sulla pista, e i passeggeri hanno visto una bara che usciva dalla stiva. Poco dopo, il comandante ha invitato tutti a scendere per un piccolo rinfresco al bar dell'aeroporto. L'aereo aveva perso lo «slot» (il turno di decollo sulla pista) e sarebbe potuto ripartire solo alle 18.30. 
A terra, i passeggeri infuriati hanno scoperto la verita'. Il pilota si era rifiutato di far viaggiare la bara insieme al cagnolino, per non infliggere alla bestiola la compagnia del cadavere.
Scaricare il morto aveva richiesto un po' di tempo, e questo aveva fatto perdere lo slot. Impossibile sapere se il cagnolino abbia apprezzato tanta sensibilita' animalista. Di sicuro, a sentire le loro imprecazioni all'aeroporto, non l'hanno apprezzata i passeggeri.

Stefano Secondino

Luglio 1999