
Domenica 18 luglio 1999
Emergenza per
i cani abbandonati
Ma c’e' chi si offre come dog-sitter
di GIORGIO GALVANI
CITTA’ DI CASTELLO — Il bollettino di guerra dell'abbandono degli
animali si fa di giorno in giorno sempre piu' preoccupante. Tre cuccioli,
maremmani e meticci, sono gli ultimi ospiti "forzati"
dell'affollato canile municipale. Qualcuno nei giorni scorsi,
probabilmente di notte, li ha lanciati al di la' delle sbarre arrugginite
della vecchia struttura. Fortunatamente la solidarieta', in questi momenti
di particolare emergenza, si fa sentire a Citta' di Castello. Pacchi di
pasta e viveri di ogni genere vengono recapitati ogni giorno ai volontari
dell'Ente nazionale protezione animali. Almeno per la sopravvivenza c'e'
qualcuno che pensa a loro.
Ma la solidarieta' non e' solo questo. L'Enpa (Ente nazionale protezione
animali) corre ai ripari per fronteggiare il dilagante randagismo estivo e
si affida a persone che hanno maturato una lunga esperienza in questo
particolare settore. Un vero e proprio servizio a domicilio per tutti
coloro che, per motivi di lavoro o soltanto per trascorrere qualche giorno
di relax al mare o ai monti non hanno la possibilita' di portarsi dietro
cani e gatti. Manager e turisti "fai-da-te" d'ora in avanti
possono stare tranquilli: un angelo custode vigilera' sugli amici a
quattro zampe.
«Da qualche tempo, Maggie, una volontaria inglese che risiede alla
periferia di Citta' di Castello, presta la propria opera al canile
municipale e si rende disponibile per il servizio a domicilio — dice
Mario Casacci, responsabile dell'Enpa altotiberino —. Un’interessante
opportunita' per i possessori di animali in procinto di partire per le
vacanze».
Luglio
1999


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