Domenica 18  luglio 1999

PAOLA PEREZ

AI BANCHI NUOVI:  Un gabbiano usato per addestrare i pit-bull alla lotta

NAPOLI _ Cani di piccola taglia, gatti, galli, colombi, qualche volta addirittura maiali. Povere bestiole costrette a fare da sparring partner per i pit-bull da combattimento, un ruolo ingrato che si paga spesso con la vita. L’ultima storia ha come protagonista un gabbiano, salvato in extremis dalle guardie zoofile della Lega Antivivisezione.
Il cielo comincia a farsi cupo e il volatile, come fa sempre in caso di maltempo, lascia la scogliera per dirigersi verso la terraferma e procurarsi da mangiare dove puo', frugando nei cassonetti dell’immondizia alla ricerca di qualche avanzo di pesce. Ci pensa un po’, studia la situazione e alla fine decide di atterrare in piazza Banchi Nuovi, suscitando la curiosita' dei passanti. Tra i tanti che si avvedono della sua presenza c’e' un gruppo di ragazzini, una decina, eta' media 15-16 anni. Scatta il passaparola: «Corri a casa a prendere il cane, che adesso ci divertiamo». Passa qualche minuto e la piazza si trasforma in ring, da una parte il volatile spaurito, dall’altra una coppia di giovani pit-bull aizzati a gran voce dai padroni. Un po’ a distanza si comincia a formare una folla di spettatori che assistono alla scena senza intervenire, compiacendosi anzi dell’impari lotta e incitando l’uno o l’altro dei contendenti, scambiandosi forse una stretta di mano per suggellare la scommessa su chi sara' il vincitore.
Il gabbiano sembra destinato a soccombere. Non puo' alzarsi in volo perche', a differenza di altre specie di uccelli, gli occorrerebbe una lunga rincorsa, e allora cerca di sfuggire all’assalto saltando da un posto all’altro e agitando le ali nella speranza di spaventare il «nemico». In suo soccorso intervengono le Guardie zoofile della Lav, che passavano in zona per caso: il gabbiano viene sottratto alla furia omicidia dei cani, mentre in un attimo la folla si disperde e ragazzini fanno sparire i pit-bull. Impossibile individuare i responsabili dell’ignobile corrida, si riesce almeno a salvare la vita al volatile affidandolo poi alle cure dei volontari della Lipu (Lega italiana protezione uccelli). Il gabbiano, uno splendido esemplare di 2 o 3 anni, sta abbastanza bene. Ha riportato qualche escoriazione, le ali dovrebbero essere a posto ma la coda risulta seriamente compromessa, tanto da renderlo (si spera temporaneamente) inetto al volo.
«Purtroppo non e' la prima volta che accadono fatti simili - spiega Ciro Troiano, responsabile di ”Sos combattimento” della Lav e autore del rapporto sulla zoomafia - il problema e' l’assenza di una normativa che inasprisca le pene per il reato specifico. e' da un anno che aspettiamo l’approvazione del decreto redatto dalla commissione parlamentare». Alfonso Pecoraro Scanio, deputato dei Verdi, chiede al Governo «una risposta netta e chiara. D’Alema ha dichiarato sempre la sua grande attenzione ai diritti degli animali. Ora occorre tradurre in legge queste dichiarazioni»
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Luglio 1999