Roma: i bocconi letali alla
stricnina disseminati in un'area molto frequentata anche da
bambini
ROMA - Otto cani e un gatto:
e' il bilancio ufficiale, ma ancora provvisorio, della strage
compiuta da un ignoto avvelenatore nel Parco degli Acquedotti,
nel quartiere Tuscolano. Secondo il servizio veterinario,
infatti, i cani uccisi potrebbero essere molti di piu'. E per
poco non e' successo di peggio. Adesso fuori dal parco,
semideserto, e' stato appeso un cartello che avverte: «Attenzione!
Sono state sparse polpette pericolose per i vostri cani e i
vostri bambini». Polpette alla stricnina, per la precisione.
Episodi di
intolleranza verso i cani a Roma se n'erano gia' registrati, ma
gli animali non erano mai stati avvelenati in una delle venti
zone che il Comune ha riservato ai 200 mila cani residenti a
Roma. Certo, l'area per i cani nel parco di via Lemonia non
sara' attrezzata con fontanelle e alberelli, ma tra cemento e
asfalto almeno c'e' un cartello sgangherato che invita i padroni
a far circolare liberamente gli animali.
Fino a quando non
e' entrato in azione il killer delle polpette, forse un
frequentatore assiduo del parco in qualche modo infastidito
dall'abbaiare e dal rincorrersi dei cani.
Il signor
Vincenzo Canesti portava qui ogni giorno Stella, il suo cane da
caccia. Ieri gli e' morta tra le braccia. A quel punto,
spaventate, parecchie altre persone sono corse con i loro
animali dal veterinario. Per molti, pero', non c'era gia' piu'
nulla da fare. Si sono spenti tra atroci dolori. «I sintomi
piu' comuni - raccontano Romeo Danini e Carlo Ugolini,
veterinari al Tuscolano, che hanno curato gli animali - erano
diarrea, vomito, catarro, contrazioni addominali, tremori e
febbre molto alta». La terapia e' stata a base di anestetici,
cortisone e altri farmaci. I veterinari hanno fatto di tutto
lavorando fino a tarda notte per salvare gli animali arrivati in
condizioni migliori. «Purtroppo sugli otto cani che sono
arrivati vivi in ambulatorio siamo riusciti a salvare soltanto
due meticci, uno dei quali era un randagio trovato nel parco in
preda ai dolori. Gli altri, due pastori tedeschi, un setter e
tre meticci, sono morti dopo pochi minuti, segno che il veleno
era molto potente ed e' stato assorbito facilmente». O che,
forse, non si trattava di semplice stricnina, ma di qualche
mistura ancora piu' letale.
«Abbiamo subito
allertato il servizio veterinario e l'XI Circoscrizione - spiega
Roberto Razzano, dirigente del commissariato Tuscolano - ma
hanno ritrovato un solo pezzo di carne, che sara' sottoposta
alle analisi».
Mentre il
senatore verde Athos De Luca ha presentato denuncia contro
ignoti alla Procura della Repubblica: «Questi bocconi - ha
detto - sono pericolosissimi non solo per i cani ma anche per i
bambini», e il Wwf Lazio ha sottolineato il pericolo corso
dagli animali selvatici, come i ricci, le volpi, e i rapaci
notturni presenti nel parco.
R. R.,