Venerdi' 23 luglio 1999

 

Appio/Uccisi circa venti animali; tanti altri intossicati. Il “killer” ha messo i bocconi avvelenati persino nei giardinetti dove vanno a giocare i bambini
Polpette alla stricnina:strage di cani nel parco

di OSVALDO BALDACCI
Anche i bambini esposti al rischio delle polpette avvelenate che hanno fatto strage di cani al Parco degli Acquedotti, in zona Appio Claudio: su Via Lemonia persino l’area attrezzata per i bimbi e' stata infestata dai bocconi mortali, e alcuni animali sono morti proprio in mezzo ai giochi. L’intero quartiere e' in stato di allarme: decine di cartelli a pennarello disseminati nella zona avvisano del pericolo i proprietari dei cani, allertano mamme e bambini, e si rivolgono al responsabile a forza di "bastardo, vigliacco, assassino". Il cocktail venefico e' risultato una mistura micidiale, con una forte quantita' di stricnina.
«Una situazione allucinante - afferma il veterinario di zona, Romeo Danini - Gli animali sono morti anche in pochi minuti, e ad alcuni non e' bastato vomitare per salvarsi». Nella notte tra mercoledì e giovedì l’ambulatorio suo e del collega Carlo Ugolini e' stato affollato ben oltre l’orario consueto, e ancora ieri mattina e' continuata la processione di persone preoccupate e indignate che volevano far visitare il loro cane o anche solo informarsi delle novita'.
La moria e' iniziata alle 17:30 di mercoledì. Una decina di cani di razza portati a spasso dai loro padroni sono stati le prime vittime. Poi nella notte sono morti anche 12 randagi. Molti altri cani sono stati avvelenati e sono sopravvissuti per miracolo grazie all’impegno amorevole e professionale dei dottori e allo sforzo di molti abitanti.
La zona e' piena di cani sia padronali sia liberi, e un folto gruppo di residenti si dedica a loro. Sono tutti regolarmente tatuati, e nel parco ci sono delle zone riservate per le loro passeggiate giornaliere ma anche per il loro riposo notturno. Ma evidentemente qualcuno non condivide l’amore per gli animali tanto diffuso nel quartiere.
«Tutti gli anni succede qualcosa del genere - racconta Stefania Cossu, assicuratrice di 33 anni e una degli angeli dei cani della zona - ma di solito il veleno ha solo l’effetto di far ammalare i cani. Quest’anno invece e' una strage». «Fino ad oggi le autoria' non si sono occupate seriamente del problema - sostiene Laura Consari, 23 anni, padrona di Soldina - e tutti continuano a fare a scaricabarile». «Dobbiamo fare da soli? - si chiede Mario De Nisi, pensionato di 60 anni, anche lui solito prendersi cura dei randagi della zona - offro un milione di taglia a chi dara' informazioni utili».
Ma stavolta le indagini del Commissariato Tuscolano procedono col massimo impegno. Si valutano eventuali situazioni sospette legate al parco, si ricerca se qualcuno abbia esternato odio verso gli animali o possa avere qualche motivo di rancore, si valutano gli eventuali personaggi strani, bizzarri o sospetti che possano frequentare il parco. Si scandagliano anche le aggressioni che si sono verificate negli ultimi tempi, ma sembra che nessun incidente sia stato di particolare rilevanza.
«Quello che e' davvero urgente - afferma il capogruppo di An in Campidoglio, Tony Augello - e' la bonifica immediata dell’intera zona. Che in una citta' come Roma siano gia' passate inutilmente 24 ore e' assurdo». Intanto il senatore verde Athos De Luca invoca una restrizione alla possibilita' di acquistare stricnina.


Luglio 1999