venerdi' 30 luglio 1999

CAMPO DI GIOVE
Cane e gatto, storia di ”mutuo soccorso”

di MAURO CIANFAGLIONE
SULMONA - Se da una parte arriva la notizia, agghiacciante, di due cani impiccati ad un cancello, da Campo di Giove giunge un messaggio d'amore verso gli amici piu' stretti dell'uomo: un cane, Sacha, e un gattino, Danny. Una storia bellissima perché Natalia Villani, una giovanissima proprietaria di un Bistrot, ha assistito all'investimento da parte del treno di queste due bestiole che, stranissimo, si trovavano sui binari mentre transitava il convoglio. Il risultato e' stato terribile per i due animali che hanno avuto entrambi una zampa amputata dalle ruote del treno. Natalia non si e' persa d'animo. Ha raccolto i due malcapitati animali, ha prestato loro le prime cure e poi li ha portati al veterinario che ha provveduto a suturare le ferite e a curare le bestiole affidandole alle attenzioni della ragazza.
Natalia e' sempre stata appassionata di animali. «Nel caso di Sacha e Danny - dice - ho vissuto, non lo nascondo, momenti difficili, specialmente subito dopo l'incidente. Poi, con l'aiuto di mia sorella e dei miei genitori, piano piano sono riuscita a superare le prime difficolta' ed ora i miei due amici vivono quasi normalmente». Oggi i due animali stanno bene e scorrazzano a tre zampe; se uno dei due e' in pericolo, un qualsiasi pericolo secondo la psicologia animale, l'altro corre in soccorso. Che cani e gatti possano convivere non e' una novita', ma questa del "mutuo soccorso" e' certamente nuova, specialmente tra due animali feriti. Il recupero e' stato rapido e pressoché totale, tanto che la gattina Danny ha partorito dei gattini ai quali fa buona guardia Sacha che non li perde mai di vista.
Sarebbe bello se chi o coloro che hanno ucciso, così barbaramente, quei due cani leggessero questa storia. Forse potrebbero capire che un animale, qualunque esso sia, e' un essere vivente capace di affetto e certamente piu' "sensibile" di quanto si immagini. Non vogliamo scadere nella oleografia romantica e scomodare Edmondo De Amicis; una considerazione, una speranza, pero', vogliamo aggiungerla: quella che questa storia, in qualche modo, giunga alle orecchie di coloro che con disinvoltura abbandonano i loro animali quando vanno in vacanza o, peggio, a quanti con ferocia ammazzano gli animali.

Luglio 1999