
Martedi 3 Agosto 1999
Tante storie-limite da
Terni a Castello, con le associazioni che non riescono a star dietro a tutti
i casi
Cani,
gia' trecento abbandonati
Animali, estate
d’inferno. Salvato pastore tedesco che si lasciava morire
di SELENIO CANESTRELLI
PERUGIA - Una corda al collo, doppio nodo e via, a
fare le vacanze. I padroni al mare e i loro cani e gatti sul ciglio della
strada sotto il solleone a morire di stenti.
Quasi un'ecatombe: in Umbria, tanti cani (ma anche i gatti) ogni giorno
lasciano di forza le loro cucce. In trecento abbandonati dall’inizio
dell’estate. Abbandonati, legati nei guard rail della E-45 o sul tratto
autostradale che taglia la regione in due. Affamati, con lo sguardo perso
cercano la strada di casa. Ma non la trovano: i loro custodi l'hanno
studiata bene, pensando quasi a tavolino il loro destino. Dall'inizio delle
vacanze estive la media umbra e' di dieci animali domestici lasciati in
balia degli eventi, perche' sono diventati un peso, troppe complicazioni per
portarli via, nelle zone di villeggiatura.
E' il malcostume dell'estate e la nostra regione segna il primato degli
abbandoni: in poco meno di un mese circa trecento tra cani e gatti sono
diventati tutti di un botto dei randagi: i piu' fortunati hanno trovato
rifugio e cure dei volontari della protezione animali, gli altri sono finiti
sotto un'auto o sono morti di stenti.
Agosto
1999


|