Sabato 7 Agosto 1999

Topicida nella ciotola dei cani da compagnia

 

di GIORGIO GALVANI
CITTA’ DI CASTELLO — Topicida nelle ciotole di tre cani da compagnia. Il veleno in granuli mescolato con il cibo ha rischiato di uccidere i malcapitati animali. Si apre un nuovo capitolo sul versante del maltrattamento e avvelenamento di cani e gatti in Alto Tevere. Dopo le polpette alla stricnina, fucilate a bruciapelo e sevizie di vario genere, i killer degli animali ora arrivano addirittura a violare la privacy delle abitazioni per sistemare nelle ciotole un potente veleno per topi. Due amiche di Lama e di San Giustino, unite dalla passione per gli animali, proprietarie di tre esemplari di basset hound meticci, si sono accorte per puro caso della presenza del veleno mescolato fra pasta e carne vicino alla cuccia dei cani. Topicida in granuli che con ogni probabilita' i cani hanno ingerito e che potrebbe avere effetti devastanti sul loro stato di salute tra qualche giorno. Il veterinario che li ha soccorsi parla di un periodo di attesa di due settimane prima di decretare il "fuori pericolo" per le tre bestiole. «Il topicida e' un veleno subdolo che talvolta non lascia scampo — ha detto il veterinario — per tamponare gli effetti abbiamo somministrato una terapia a base di vitamina K, i cani hanno sicuramente mangiato quel cibo ormai contaminato». Un periodo nero per cani e gatti in Alto Tevere braccati senza pieta' e senza un particolare movente da spietati killer.
Nel frattempo l’Enpa (Ente nazionale protezione animali) non va in ferie ed anzi proprio in pieno esodo ferragostano organizza ronde di giorno e notte per cercare di scovare gli avvelenatori. «Stiamo intensificando i controlli su tutto il territorio — ha detto Mario Casacci, numero uno dell’Enpa di Citta' di Castello — i casi di maltrattamento degli animali si ripetono con frequenza impressionante ed ancora non siamo nemmeno a ridosso dei mesi piu' a rischio, quelli legati all’attivita' venatoria e alla raccolta dei tartufi». L’Enpa, impegnata anche nella raccolta di firme per sollecitare una legge anti-avvelenamento, lancia la proposta a tartufai e cacciatori a collaborare per individuare i responsabili di tante barbarie sugli animali. «Siamo disponibili ad organizzare ronde nei boschi insieme a tartufai e cacciatori — ha precisato Casacci — e a tale proposito chiederemo nei prossimi giorni un incontro ufficiale con i rappresentanti delle diverse associazioni di categoria». Una "task force" di 007 per proteggere cani e gatti dalla furia dei killer.


Agosto 1999