MODENA - La denuncia all'Ente Nazionale Protezione
Animali arriva la mattina di domenica scorsa: «C'e' una cagnetta morta,
legata a un alberello nel bosco - racconta un turista che aveva deciso di
fare una passeggiata sull'Appennino modenese, nel Frignano - e tre cuccioli
che piangono e succhiano invano dai capezzoli».
Dal canile di Pavullo - che del Frignano e' il comune
piu' grosso - partono immediatamente le ricerche. Nel primo pomeriggio Rita
Cottafava, 31 anni, impiegata in un'azienda di ceramica e volontaria Enpa la
sera e nei weekend insieme al marito, giunge sul posto. «Era una scena
straziante - ricorda - la madre era morta di fame e i tre cuccioli guaivano
accanto al suo corpo. Denutriti, con un principio di dermatite, ma ancora
vivi».
Adesso del caso si stanno occupando le guardie zoofile
dell'Enpa di Modena: dal tatuaggio d'identificazione sull'orecchio
dell'animale tenteranno di risalire - tramite le anagrafi canine della zona
- a chi ha condannato a morte la cagnolina abbandonata in modo tale da
impedirle di cercare cibo. Ma non sara' facile, le cifre e i numeri sono
state scolorite: «Con dell'acido - spiega Rita - o qualcosa di arroventato:
in ogni caso si tratta di un'ustione. Succede spesso, chi si libera di un
cane lo fa per sfuggire alla legge, abbandono e maltrattamenti sono
perseguibili».
I cuccioli sono stati recuperati in tempo per poter
essere curati e stanno bene: anzi, uno ha gia' trovato casa, stara' con i
turisti che l'hanno salvato. Mentre chi vuole adottare uno dei suoi due
fratellini puo' rivolgersi all'Enpa di Modena allo 059-218070.