
Giovedi' 19 Agosto 1999
«Il
canile lager va raso al suolo»
Melilla (Ds) accusa il Comune
«Non rispetta le disposizioni Usl»
Visita in via Raiale dove gli animali continuano a morire
Cindy Virgili
PESCARA. «Assurdo». Scuote la testa e commenta così Gianni Melilla che
ieri mattina ha fatto visita al canile di via Raiale accompagnato dal
presidente del consiglio provinciale Antonio Di Girolamo, dai consiglieri
comunali Moreno Di Pietrantonio ed Eduardo De Blasio e l'animalista Aldo
Caprini. Un giro «turistico» per verificare le condizioni di vita disumane
in cui vivono gli oltre 150 cani.
Quindi, fuori dal canile-lager, per fare il punto della situazione insieme
ai volontari della Lega per la difesa del cane: tutti d'accordo sul fatto
che la struttura dovra' essere delocalizzata e che non puo' piu' continuare
ad operare in condizioni «da terzo mondo». I volontari avvertono il
Comune: «O le ruspe tra 48 ore o apriamo i cancelli».
I problemi degli animali del canile di via Raiale e dei volontari della Lega
sono ormai noti. I primi continuano a morire per avvelenamento da sostanze
ancora sconosciute (sette in due settimane) e in questi giorni sono assaliti
anche dalle zecche che proliferano in un ambiente malsano dove, nei
sotterranei, i topi continuano a fabbricare tunnel indisturbati. I secondi,
i volontari, cedono stremati tra «l'indifferenza delle istituzioni e le
defezioni per paura di contrarre una malattia». «Bisogna smetterla con le
polemiche faziose» attacca Di Girolamo «e trovare subito un'area, tra
Spoltore e Pescara (Fossogrande?) per delocalizzare questo campo di
concentramento entro due o tre mesi. Presto convocheremo un tavolo con
Provincia e Regione, che daranno i fondi per la ricostruzione, e il Comune
che deve assolutamente cominciare a collaborare».
«E non solo» gli fa eco Melilla «limitarsi a distribuire i numeri di
telefono della Lega ai cittadini che chiedono dove portare i cani. Il Comune
deve vergognarsi per il suo atteggiamento, a cominciare dal fatto che da
piu' di un mese sta disattendendo la disposizione della Usl che chiede la
chiusura del canile per inagibilita'. I volontari stanno rischiando la pelle
e il sindaco e l'assessore preposto invece sono in vacanza».
Queste le proposte di Melilla per il futuro: creazione di un assessorato per
la cultura animale, incremento della politica delle adozioni, rispetto
dell'anagrafe canina («sullo stato di famiglia i nomi dei cani devono stare
accanto a quelli dei figli») e, come prevenzione del randagismo, anche il
microchip sotto la pelle degli animali. Voce fuori dal coro il consigliere
De Blasio il quale, pure essendo d'accordo sul fatto che bisogna radere al
suolo la struttura e ricostruire altrove, sottolinea che il nuovo sito
bisogna trovarlo in gran fretta «perche' altrimenti dove vanno a finire i
cani duranti i lavori?». Quindi propone la ricostruzione «temporanea» in
via Raiale in attesa che si completi la ricerca del sito. E se il
consigliere Rossano Sclocco ricorda che «il quartiere 3 non vuole il canile».
Di Pietrantonio aggiunge: «Il territorio e' gia' abbastanza degradato»,
Agosto
1999


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