Sabato 21 Agosto 1999

Anzio, portati in canile i bastardini del porto

 

di MOIRA DI MARIO
Sono finiti al canile muncipale di Anzio i quattro bastardini, fedeli amici dei pescatori del porto. Ieri mattina, infatti, l'assessore comunale alla Sanita', Luigi D'Arpino, e' stato costetto a chiedere l'intervento del veterinario del distretto sanitario per allontanare i quattro cani dall'attracco, dopo l'esposto giunto in municipio con il quale un gruppo di villeggianti segnalava la presenza "fastidiosa" dei bastardini senza padrone. Una decisione, quella del delegato, che non e' piaciuta affatto ai pescatori e, per la verita', neppure allo stesso D'Arpino.
«Quei cani - ha spiegato rammaricato l'assessore - effettivamente devono essere considerati randagi, visto che non sono tatuati e non appartengono ufficialmente a nessuno. Dico ufficialmente perche' in realta' da tempo sono stati "adottati" dai pescatori. Per loro sono delle mascotte. Ormai tutti sono affezionati ai quattro bastardini che non hanno mai dato fastidio. Gli operatori del porto gli danno da mangiare e li curano se stanno male. I cani, dal canto loro, appena i pescatori attraccano, salgono sulle barche, gli fanno le feste e quando la notte salpano di nuovo, rimangono sulla banchina in attesa che rientrino. Insomma - conclude D'Arpino - sono diventati un'istituzione per il porto di Anzio. Purtroppo pero' sono stato costretto a mandarli al canile municipale a causa di un esposto firmato da alcuni villeggianti che lamentavano la presenza fastidiosa dei "nostri quattro amici". Come rappresentante dell'amministrazione ho dovuto provvedere, ma come cittadino sono amareggiato e spero che qualcuno adotti sul serio i quattro cani». Delusi e tristi anche i pescatori che senza i loro amici si sentono persi. «Sentiamo la loro mancanza - dicono i pescatori piu' affezionati - siamo convinti che chi ha presentato l'esposto non ha mai provato l'amore per un cane, ma soprattutto la fedelta' e la riconoscenza che questi animali sanno donare ogni giorno».


Agosto 1999