
Sabato 21 Agosto 1999
Nessuno poteva entrare
o uscire dallo stabile presidiato per ore dai randagi
San
Paolo, un palazzo ostaggio di otto cani
Non quattro, come cantava De Gregori, ma otto cani per
strada. Per la precisione via Corrado Segre, una traversa di viale Marconi,
divenuta improvvisamente loro. La loro casa? Il numero civico 23, proprio
davanti alla facolta' di Sociologia della Terza Universita': spaparanzato
davanti al portone, il branco - un pastore maremmano con collare rosso, sei
pastori tedeschi e una bastardina bianca a macchie nere - ha tenuto in
ostaggio per tutto il giorno gli inquilini, in gran parte pensionati.
Nessuno poteva entrare ne' uscire: un’anziana e' stata aggredita e per la
paura ha sbattuto un braccio, mentre una bambina in bicicletta, inseguita,
ha sbandato nella vicina via Volterra. Così sono stati presi d’assalto i
centralini di Comune, canile, polizia e vigili urbani. Quest’ultimi sono
intervenuti in serata disperdendo i cani verso un’area verde dietro la
Vasca navale, proprio mentre i latrati dei randagi risuonavano come un tam
tam nel quartiere: molte signore si sono offerte invano di dar loro una
casa. Una vera casa, e non solo un portone.
«Ma per ore non e' intervenuto nessuno - racconta la signora Ezia Gragnoli,
ex impiegata alla Commissione antiparassitari del Ministero della Sanita' -
Ho chiamato il canile, ma mi hanno detto che erano al completo e per di piu'
mi hanno consigliato di non dargli nulla da mangiare senno' non se ne
sarebbero piu' andati. Io invece gli ho dato un po’ d’acqua e una vicina
un po’ di pane. Poi ho chiamato la polizia e l’Ufficio dei diritti degli
animali, niente da fare. Assurdo. Ma chissa' perche' questi cani, che forse
vengono dall’Eur, hanno scelto il nostro portone». In serata l’assedio
e' stato tolto: i cani hanno cominciato a scorrazzare per viale Marconi,
causando problemi al traffico. Piu' che l’uomo, pote' la macchina.
Agosto
1999


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