Venerdì 1 Ottobre 1999
Alba.
Appello del sindaco per trovare un nuovo rifugio
Molti Comuni non pagano i
contributi per il canile
l.z.
ALBA ADRIATICA. Sulla sorte del canile situato ad Alba Adriatica sono stati
spesi fiumi di parole. A distanza di sette anni da quando i locali dell'ex
mattatoio hanno ospitato i cani dell'intera vallata, ancora non si e' riusciti
ad escogitare una soluzione. L'obiettivo, e' ovvio, e' quello di individuare nel
territorio della Val Vibrata un'area dove costruire un nuovo canile.
Nell'ultima seduta del consiglio comunale di Alba, il sindaco Antonietta
Casciotti, a seguito di un'interpellanza presentata dall'opposizione, ha fatto
un lungo escursus della vicenda: dal '95, anno dell'insediamento al vertice
dell'amministrazione, il Comune di Alba ha cercato di coinvolgere l'opinione
pubblica sul problema dei randagi. Incontri a tutti i livelli hanno consentito
di vaccinare e sterilizzare i cani presenti nella struttura di Alba, di
predisporre un'anagrafe canina e di rimettere in liberta' i cani non pericolosi.
«La Lega del cane», ha detto il sindaco, «mi ha piu' volte interessato del
problema. Sono stati firmati dei protocolli di intesa, in cui ogni Comune della
Vibrata si impegnava a versare un contributo, ricavato in base al numero degli
abitanti, per sostenere l'opera dei volontari. La stessa associazione ha
confermato che diversi Comuni sono ancora inadempienti nell'erogazione del
sostegno economico. Faccio un appello affinche' tutti rispettino i propri
obblighi. Poi c'e' il problema relativo all'individuazione del sito dove ubicare
il nuovo canile comprensoriale: finora nessuna soluzione e' stata individuata.
Sembra quasi che i cani siano come le discariche: nessuno li vuole. Alcuni mesi
fa e' stata firmata una convenzione tra i Comuni del comprensorio e la Lega del
cane, per individuare nei prossimi due anni la zona su cui far sorgere il
canile. Se entro questo lasso di tempo non si trovera' una soluzione, ogni
Comune dovra' riprendersi i propri cani». Sull'opportunita', avanzata dal
consigliere di opposizione Marziale, di usare la struttura che ospita
attualmente il canile come definitiva, il sindaco ha replicato: «per costruire
un canile e' necessario rispettare alcune ferree leggi in materia sanitaria ed
ecologica, e pare che l'ex mattatoio sia troppo vicino al centro abitato e al
fiume».
Ottobre
1999


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