Sabato 2 Ottobre 1999
Il sindaco
di Sant'Omero propone una modifica alla legge
«Randagi: canili-rifugio
inutili»
e.c.
SANT'OMERO. Claudio De Donatis attacca anche sul problema del randagismo,
sostenendo di aver a suo tempo offerto un'area per la realizzazione di un
canile-rifugio o sanitario «ma non si sono mai avuti ne' i 500 milioni della
Provincia ne' i 200 della Usl». Il sindaco di Sant'Omero, peraltro, sostiene
che «così come sono impostate, al momento, le leggi, compresa quella
regionale, non sono d'alcun aiuto alle amministrazioni». Secondo quanto
disposto nella legge regionale, i cani andrebbero catturati e ricoverati dalla
Usl competente e poi trasportati nei canili-rifugio, in teoria realizzati e
gestiti dai Comuni.
Per le casse amministrative, mantenere un solo cane vorrebbe dire sborsare
almeno 3000 lire al giorno; cifra che, moltiplicata per i centinaia di cani che
ciascun comune ha sparsi sul territorio e per la vita di ciascun animale,
andrebbe a discapito di qualsiasi bilancio. «Chiedo», dice De Donatis, «che
la parte della legge riguardante il randagismo contempli anche la seguente
dicitura: Dopo la cattura dei cani e il loro ricovero nelle strutture della Usl
dove gli animali verrebbero curati, sterilizzati e tatuati con il simbolo del
comune di appartenenza, vengano reimmessi nel territorio». Qualsiasi comune, in
queste condizioni, puo' stipulare un'assicurazione per danni causati dai randagi
perche' e' facilmente identificabile se facenti parte del suo territorio o no.
Ottobre
1999


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