Lunedi' 4 Ottobre 1999

 

Litigano per il cane la uccide a fucilate 

Brescia: l'uomo si e' arreso ai carabinieri


BRESCIA (t.z.) - Che tra il cane da caccia e il suo padrone si crei spesso un rapporto morboso e' risaputo, ma che quest'ultimo arrivi a uccidere la moglie per uno sgarro fatto al suo cane non e' cosė frequente. Proprio per il cane e' iniziata l'altra sera, poco prima delle 9.30, la lite tra i coniugi Damioli a Sopraponte di Gavard, un paese collinare dell'entroterra del Garda. Secondo la ricostruzione, la signora Bice Berardi, 57 anni, stava preparando lo spiedo per una cinquantina di persone ed era infastidita dal cane che si aggirava intorno al cibo, ha cercato di cacciarlo fuori di casa, ma il marito ha cominciato a sbraitare.
La moglie, esasperata dalla situazione, e' uscita con un tizzone ad appiccare il fuoco al fienile con una dichiarata intenzione di far morire gli uccelli da richiamo e gli altri animali del marito. Lino Damioli, pensionato di 56 anni, accecato dall'ira, ha preso il fucile da caccia e ha sparato quattro colpi: i primi due hanno raggiunto la donna di striscio, poi l'uomo ha ricaricato la doppietta e ne ha sparati altri due, colpendo la donna nell'addome. In seguito, sempre armato di fucile, si e' asserragliato in un capanno da caccia a un centinaio di metri dall'abitazione e, quando sono giunti i carabinieri allertati dai vicini che avevano visto le fiamme, ha sparato un quinto colpo. Si e' poi arreso intorno alla mezzanotte, dopo una lunga trattativa con i carabinieri, convinto che la moglie fosse solo ferita. Ha passato la notte in caserma dove e' stato interrogato, e in mattinata e' stato trasferito al carcere cittadino.

 

 


Ottobre 1999