Martedi' 12 Ottobre 1999
Il killer
dei cani scatenato
Li
Punti, uccisi alcuni randagi e un pastore tedesco
A. P.
SASSARI. Come tutti i serial killer, e' un abitudinario. Colpisce la domenica
sera, sempre nella stessa zona e nello stesso modo: cibo avvelenato per
eliminare mel modo piu' atroce i cani di Li Punti. E la gente del popoloso
quartiere comincia ad avere paura.
Qualche giorno fa il maniaco che odia i migliori amici dell'uomo e' tornato in
azione. All'angolo tra via Cherchi e via Pala di Carru (nella foto di Nuvoli) ha
sistemato con cura un invitante piatto di polpette condite con qualche micidiale
sostanza. A morire tra atroci sofferenze e' stato Lillo, un simpatico randagio
amico di tutti nella zona. Ma stavolta a fare le spese della incomprensibile
crudelta' del misterioso personaggio e' stato anche un cane di proprieta': un
pastore tedesco appartenente a una signora che pero' ha preferito non parlare
del fatto col nostro giornale. Paura?
L'epidodio e' pero' venuto alla luce perche' tutti nei dintorni ne parlano.
Ormai e' chiaro che qualcuno, sembra sempre la stessa persona cui non vanno a
genio i cani, abbia messo in atto un piano di sterminio. Qualche settimana fa,
qualcuno lo ricordera', «La Nuova» lancio' l'allarme pubblicando la foto di
uno dei randagi presi di mira dal killer dei «Fido». «Chi vuole uccidere
questo cane?» era l'eloquente titolo, dopo che altri due cani erano stati fatti
fuori con lo stesso sistema, ma in via Ettore Mura.
Difficile capire cosa possa spingere una persona normale a compiere un atto del
genere, se non una generica tendenza alla violenza che ne fa un pericolo anche
per i suoi simili. Non resta che stare in guardia se si voglono evitare altre
vittime in una zona «a rischio»: sono tanti i cani, anche quelli con un
padrone, che girano indisturbati per le vie di Li Punti, a caccia di una carezza
e ignari del fatto di essere un fastidio per qualcuno.
Ottobre
1999


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