Martedi' 12 Ottobre 1999

 

Le mute di cani si mandano forse via raccogliendo firme di cittadini infastiditi?


Lettera firmata

SASSARI. Monserrato, quartiere dove abito, e' da diversi mesi popolato da una muta indisturbata di cani randagi che, a parte qualche limitato spostamento nelle zone vicine, staziona preferibilmente lungo le stesse strade cittadine (via Londra - Madrid - Mosca, etc.).
Oltre ai fastidi di dover suběre passivamente i latrati notturni, lascio immaginare tutti i possibili disagi che questa indesiderata presenza comporta (escrementi sui marciapiedi, buste della spazzatura sparse un po' ovunque per la necessita' di alimenti, e via dicendo). Per non parlare poi, delle difficolta' che si incontrano durante il rientro a casa oltre un certo orario serale.
Il disagio e' ora accentuato dal fatto che la «colonia» iniziale, prima in qualche modo tollerata, e' sensibilmente aumentata di consistenza. E con questa, anche i problemi che ne conseguono (10-12 esemplari vanno tenuti a bada!).
Ogni volta che si e' tentato di segnalare il problema ai diversi uffici del Comune, la sola risposta e' stata la seguente: «non possiamo intervenire perche' altrimenti insorgerebbero le Associazioni animaliste».
Premetto di non avere alcuna avversione per gli animali. Non riesco pero' a capire perche', quando si oltrepassa il senso della misura e certi fenomeni non hanno piu' controllo (l'amore per gli animali la ritengo una scelta, non una imposizione), non si possa intervenire con gli strumenti che una Citta' deve utilizzare per garantire la vivibilita'.
Mentre andavo al lavoro, l'altra mattina, ho avuto modo di notare che un genitore, nell'accompagnare il proprio figlio alla Scuola materna (nello stesso isolato ne esistono due), e' stato costretto a raggiungere di corsa il cancello d'ingresso per sfuggire alle reazioni di questi randagi oramai privi di controllo.
Ho pregato allora mia moglie perche' sentisse la nostra Circoscrizione (n.6). Di fronte al problema una impiegato ha risposto: «Scriva una lettera al sindaco ed al presidente della circoscrizione e raccolga la firma di tutte le famiglie interessate».
Nello scusarmi con la solerte funzionaria del Comune per non aver trovato il tempo di raccogliere le firme, spero di averla comunque accontentata (questa volta attraverso la cortesia di un giornale che non pretende inutili burocrazie).


Ottobre 1999