Domenica 24 Ottobre 1999
Balordi
all’opera: altri tre cani pestati e accecati
CINZIA BRANCATO
Gragnano: Le bestie hanno colpito ancora. Non contenti quattro giorni fa
di aver evirato il povero «Farinelli» e di aver azzoppato «Sissi», si sono
accaniti con inaudita violenza contro un cane pechinese a cui hanno cavato un
occhio. E sempre con inaudita violenza hanno massacrato di botte altri due
bastardini, due cagnette, una e' stata pestata a sangue mentre tentava di
difendere i suoi cuccioli, l'altra e' stata trovata sulla riva di un ruscello
che si trascinava con la pancia a terra, tanto non riusciva per le botte a
reggersi in piedi. Tutti di piccola stazza, povere anime indifese della strada.
L'Adda ha messo una taglia su chi riesce ad identificare queste bestie di
uomini, bande di criminali, gente malata e pertanto pericolosa. Difficile
pensare che si tratti di ragazzini. «I ragazzini i cani al massimo li
maltrattano - dice la presidentessa comprensoriale dell'associazione che si
batte per la tutela degli animali, Rosarita Boccaccini - ma non li uccidono di
botte, non arrivano con una lama tagliente ad evirarli, tagliare le zampe,
peggio, a cavar loro gli occhi». E insieme con la taglia l'Adda ha presentato
una denuncia ai carabinieri «perche' a questo punto temiamo che a Gragnano ci
sia un serial killer dei cani bastardi. Ci sia qualcuno che per chissa' quale
motivo scarica la sua rabbia addosso su queste povere creature indifese».
Qualcuno, o piu' di uno, che ha preso di mira i cani bastardi. L'ultima vittima
gli amici dell'Adda l'hanno chiamata Pallino, nemmeno un bastardino questa
volta, un cane di razza, un pechinese di tre anni, rubato forse a chissa' chi
per chiedere il riscatto, perche' anche questo avviene nella terra che non ha
pieta' per gli animali. L'hanno trovato per strada, la strada che porta al
canile, con un occhio che soltanto una spranga di ferro poteva aver fatto uscire
dall'orbita. Appena l'hanno preso in braccio ha cominciato a guaire, povera
bestiolina. E povere bestioline Medea e Titti: due incroci di volpini, Medea e'
forte e nonostante le botte se la cavera', anche perche' accanto ha i cuccioli.
Per Titti, invece, gli amici veterinari dell'Adda stanno tentanto il tutto per
tutto per salvarla, ma le sue sorti sono appese a un filo. Come da quattro
giorni appese a un filo sono le sorti di Farinelli, il bastardino a cui una mano
criminale ha tagliato l'organo di riproduzione. Il cateterino che gli e' stato
applicato per consentirgli di urinare viene continuamente rimosso dal cane che
evidentemente non lo sopporta.
Storie che gridano vendetta. Protagonisti dei balordi che ad accanirsi contro i
cani, prendono di mira i volontari dell'Adda. Rosarita Boccaccini e' stata
minacciata con telefonate anonime, non una volta sola il rifugio di Gragnano e'
stato preso d'assalto da incursioni teppistiche. «Una notte mi arrivo' una
telefonata - racconta la Boccaccini - dall'altra parte del telefono sentii la
voce di un uomo che mi diceva "questa sera i tuoi cani canteranno".
Andai al rifugio, seguendo un brutto presentimento e trovai le gabbie piene di
pietre lanciate dal cancello e i cani che abbaiavano terrorizzati».
Ottobre
1999


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