Giovedi' 28 Ottobre 1999
Iniziativa del sindaco di
Sant’Omero per ridurre il numero dei cani in circolazione
Chi nutre i
randagi ne diventa proprietario
di ALEX DE PALO
SANT’OMERO - Sono troppi i cani randagi a spasso attirati da qualche osso da
spolpare, dagli avanzi della cena della sera prima. E allora attenti: il sindaco
di Sant’Omero ha emesso una singolare ordinanza in base alla quale chiunque
sul suo territorio venga sorpreso a dar da mangiare ai cani randagi, per il
Comune diventa automaticamente padrone e proprietario dell’animale e ne dovra'
fare regolare denuncia all'anagrafe canina presso il comando di Polizia
municipale entro pochissimi giorni. Pena una salata sanzione amministrativa.
Lotta al randagismo e' anche questo.
«Le difficolta' nell’individuare un canile sanitario, il disagio sofferto
dalla cittadinanza per le mute di cani in giro per il paese e fin dentro il
parcheggio dell'ospedale -dice il sindaco Claudio De Donatis- non permettono che
si possa indugiare oltre. Intanto a coloro che verranno sorpresi a nutrire i
cani randagi verra' attribuita la proprieta' dell'animale, e rispondera'
personalmente dei danni che il cane dovesse arreccare a terzi»». Il
provvedimento sindacale si lega all'altro che stabilisce e ordina alla Asl di
catturare i randagi, sterilizzarli e poi di reimmetterli sul territorio.
Le accuse del sindaco sulla questione-randagi finiscono per raggiungere il
direttore dell’Asl, Di Francesco: «Ho dato disponibilita' al manager di
un'area semi attrezzata per costruire un canile sanitario -tuona De Donatis- Mi
ha risposto che in Val Vibrata era troppo decentrato. Ci sono 250 milioni
disponibili per l'opera, se ne sarebbero spesi pochissimi con la struttura
esistente. Invece sono sette anni che si chiede un canile sanitario, ma l'area
non si trova a meno di un esproprio».
Ottobre
1999


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