Venerdi' 12 Novembre 1999


Prende a sassate il cane ma colpisce il padrone


Non sopportava che l’animale passeggiasse sotto casa, nonnina condannata a tre milioni di multa

 

di GIULIO LADI
ORVIETO - "A buon intenditor poche parole" recita un proverbio antico. E di parole, quella "nonnina" di Fabro, sugli ottanta portati piu' che bene, ne aveva spese, secondo la saggezza paesana, anche troppe. Non le andava giu' che quell'uomo portasse ogni giorno il suo cane a spasso nei dintorni della sua abitazione. E dalle parole, era passata direttamente ai sassi.«Sassolini - ha detto lei, ieri mattina, in tribunale - tanto per impaurire il cane». Ma invece di impaurire l'animale, quei "sassolini" avevano mandato direttamente all'ospedale il padrone che lo stava portando a spasso. I medici lo avevano curato applicando sei punti di sutura all'arcata sopraccigliare destra.
La denuncia e ieri la sentenza del tribunale di Orvieto. Tre milioni di multa alla donna, equivalenti a 40 giorni di carcere, ma pena sospesa. Cinque, invece, i milioni che il "David" in gonnella dovra' pagare di provvisionale in attesa che il risarcimento al bersaglio dei suoi lanci sia stabilito in sede civile. Piu' o meno un milione a punto di sutura, due ogni sasso lanciato. Perche' la donna, un po' avanti con gli anni, non ha piu' la mira di una volta. Soltanto al terzo sasso, riusć a colpire l'uomo in fronte, gli altri due erano andati a vuoto. Comunque, lei, nel dubbio, si era premunita di munizioni e nelle tasche del vestito di sassi delle giusta misura ne nascondeva a sufficienza per non rimanere sprovvista.
La storia stava andando avanti da mesi, l'uomo che portava il cane a spasso, la donna che non lo voleva vedere nelle vicinanze di casa sua. Ogni giorno discussioni, finche' i fatti presero il sopravvento sulle parole. Qualche sasso delle giusta misura fiń nelle tasche della donna che si mise ad aspettare il momento giusto.

 

Novembre 1999