Sabato 13 Novembre 1999


LA LAV SOLLECITA INTERVENTI
«Caro sindaco, il canile così non va»

 

di ANTONELLA MANNI
Ancora storie di maltrattamenti agli animali. Ma questa volta l’episodio, che risale al febbraio scorso, e' avvenuto a galla solo adesso, a distanza di mesi, e attraverso una denuncia alla Lega antivivisezione di Roma.
In una lettera (anonima) si racconta di un cane chiamato «Fido» abbandonato una mattina alle porte del canile di Spoleto. Non sarebbe stato accolto per mancanza di posti, dalla struttura comunale e, quindi, qualcuno l’avrebbe ritrovato morto il giorno dopo sulla via Flaminia, all’altezza di Cortaccione.
La segnalazione viene immediatamente passata da Roma alla sezione Lav di Perugia, da cui si decide di effettuare un controllo. Gabriella Gori, responsabile dell’associazione a livello regionale, predispone un sopralluogo al canile di Collemarozzo. «La situazione non e' ideale ma non possiamo considerarla allarmante», sostiene la rappresentante Lav, «anche se gli spazi sono ristretti, privi di alberi e non c’e' una struttura adeguata ad accogliere i cuccioli».
Così, in base a quanto ha potuto rilevare, l’associazione animalista ha chiesto espressamente al sindaco Massimo Brunini di far effettuare almeno alcune modifiche, come realizzare strutture in legno e ampliare l’area a disposizione degli animali, per ridurre i danni alla salute dei cani.
«Tra l’altro», continua Gabriella Gori, «si potrebbe fare di piu' per sensibilizzare i cittadini sulla necessita' della corretta convivenza con gli animali».
La stessa lettura di segnalazione ricevuta dalla Lav di Roma sarebbe emblematica perche' con essa si fa il resoconto di una situazione inaccettabile senza intervenire: «ricordiamoci che l’articolo 727 del codice penale vieta e punisce i maltrattamenti agli animali», conclude Gabriella Gori.
Insomma, non solo le associazioni ma chiunque dovrebbe intervenire concretamente nei casi di emergenza per aiutare un animale maltrattato.

 

Novembre 1999