Domenica 14 Novembre 1999
Cabras.
Dopo le riserve espresse dall'associazione 'Qua la zampa', che parlava di tempi
lunghi, a sorpresa la firma sulla convenzione
Giallo sulla campagna contro
il randagismo
Nel canile di Siĺ i posti
che prima non c'erano ora ci sono. Soddisfazione del sindaco
Nanni Di Cesare
CABRAS. Si tinge di giallo la vicenda della convenzione che nella mattinata di
venerd́ e' stata siglata tra l'amministrazione comunale e l'associazione
"Qua la zampa", con sede operativa nella frazione oristanese di Siĺ.
L'accordo affida all'associazione l'incarico di custodire i cani randagi che ora
circolano liberamente nella cittadina lagunare, nelle borgate e zone limitrofe.
Relativamente alla stipula della convenzione, il responsabile del servizio,
Sandro Piras, solo pochi giorni orsono era stato abbastanza categorico: «Non si
tratta di una operazione a breve termine, tanto che nessuna firma e' ancora
stata posta in calce al documento. Attualmente non siamo in grado di accogliere
altri randagi. I lavori di ampliamento delle strutture non potranno esere
eseguiti prima dell'estate prossima e, di conseguenza, il servizio di
accoglienza per i randagi di Cabras, Solanas e borgate marine non potra' avere
inizio prima di allora».
Quanto dichiarato dal responsabile dell'associazione, che attualemnte svolge lo
stesso tipo di servizio per il Comune di Oristano, chiudeva in un certo senso il
passo alle accuse lanciate da alcuni cittadini del capoluogo, che lamentavano il
mancato accoglimento delle loro richieste.
In buona sostanza ci si chiedeva come avrebbero potuto essere accolti altri
randagi nel canile dell'associazione, che ripetutamente aveva rifiutato il suo
intervento di fronte a precise sengalazioni, trincerandosi sempre dietro un
"non c'e' piu' posto". Niente spazio, dunque, per i randagi di
Oristano, ma posti liberi per quelli oggetto della nuova convenzione con il
Comune di Cabras.
Adesso la storia si arricchisce di un nuovo elemento: le dichiarazioni del
sindaco che, dopo avere firmato la convenzione e avere ricevuto le piu' ampie
assicurazioni da parte dei responsabili dell'associazione "Qua la
zampa", ha espresso soddisfazione per la soluzione di un problema che da
tempo pesava sull'amministrazione. Inutile porsi adesso legittimi interrogativi
su chi ha barato, chi vivra' vedra'.
Novembre
1999


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