Mercoledi 17 Novembre 1999


Con una scusa si sono fatti aprire le porte dagli studenti di guardia al «Leonardo»

Raid a scuola con i pit-bull

Milano, incursione nel liceo occupato. Sette denunce. L'allarme lanciato da un cellulare. Segnalazioni alla Digos anche
da altri istituti nei giorni scorsi

 


MILANO - Le segnalazioni erano gia' arrivate alla Digos ma non c'era mai stato verso di pizzicarli: un gruppo di ragazzi «armati» di un paio di pit-bull che scorrazzava di notte nelle scuole milanesi occupate, infastidendo gli studenti.

Dei «rompiscatole» - come li ha definiti la polizia - oppure delle «ronde» anti-occupazione? Il fatto certo e' che, facendosi forti di questi cani da combattimento, andavano a molestare gli studenti che, di notte, fanno la guardia alla scuola occupata.

Molestatori che, in qualche occasione, si sono anche tramutati in ladri: un cellulare sparito, un paio di scarpe alla moda, un giubbotto.

L'altra notte una decina di questi giovani e' stata bloccata dagli agenti della Digos nel liceo scientifico Leonardo da Vinci, da alcuni giorni occupato dagli studenti dopo un periodo di autogestione. Tutta la pattuglia «armata» di pit-bull e' stata portata in questura e identificata. Per loro scattera' una denuncia a piede libero per invasione di edificio pubblico.

«Siamo arrivati - ha spiegato il vicequestore Lucio Carluccio, dirigente della Digos milanese - dopo che un allievo del liceo, uno di quelli di guardia notturna, ha dato l'allarme con un telefono cellulare. La telefonata parlava genericamente di giovani entrati nella scuola con due pit-bull al guinzaglio. Siccome situazioni come quella ci erano gia' state segnalate nei giorni scorsi, abbiamo inviato immediatamente alcuni nostri uomini per verificare cosa stava accadendo».

Quando i poliziotti sono arrivati in via Respighi per prima cosa hanno dato un'occhiata all'esterno del liceo e, proprio nei giardini della scuola, hanno trovato sette giovani che giravano con i due cani al guinzaglio. Tutti sono stati identificati e quattro, che non avevano documenti, sono stati portati in questura. Sono tutti di eta' compresa tra i 19 e i 25 anni, nessuno di loro e' studente (alcuni fanno gli operai, uno e' agente di commercio, un altro fa il barista) e un paio ha qualche precedente per rissa e ricettazione.

Il portavoce degli studenti del liceo Leonardo da Vinci ha spiegato alla polizia perche' il gruppo di sconosciuti era all'interno della scuola. «Ci hanno detto - ha spiegato il giovane - che uno di loro aveva un dito ferito e che volevano andare in bagno a disinfettarsi». Una volta all'interno, l'atteggiamento dei visitatori con i pit-bull al guinzaglio e' cambiato. «Hanno cominciato a fare gli stupidi - ha raccontato ancora il portavoce - seminando paura con i cani. Poi a uno di noi e' sparito un cellulare e un paio di scarpe della Nike».

Mentre i poliziotti proseguivano le indagini sull'identita' dei fermati, altri agenti hanno ispezionato la scuola, ritrovando il telefonino e le scarpe da ginnastica su una rampa di scale.

Al termine di una giornata di accertamenti e di confronto delle dichiarazioni fatte dai fermati, gli agenti della Digos hanno deciso di denunciare tutti e sette i molestatori per l'articolo 633 del codice penale: invasione di edificio pubblico.

Rimane intanto incandescente il clima nelle scuole milanesi, con una quindicina di istituti occupati giorno e notte dagli studenti dopo un'iniziale autogestione.

Il sindaco Gabriele Albertini e la giunta comunale di Milano hanno espresso ieri solidarieta' al liceo privato Gonzaga che dovrebbe essere una delle tappe della manifestazione organizzata per sabato prossimo dagli studenti della Rasc, la rete autogestita.

Alberto Berticelli,

Novembre 1999