Milano, incursione nel liceo
occupato. Sette denunce. L'allarme lanciato da un cellulare. Segnalazioni alla
Digos anche
da altri istituti nei giorni scorsi
MILANO - Le segnalazioni erano gia' arrivate alla Digos ma non c'era mai stato
verso di pizzicarli: un gruppo di ragazzi «armati» di un paio di pit-bull che
scorrazzava di notte nelle scuole milanesi occupate, infastidendo gli studenti.
Dei «rompiscatole» - come li ha definiti la polizia -
oppure delle «ronde» anti-occupazione? Il fatto certo e' che, facendosi forti
di questi cani da combattimento, andavano a molestare gli studenti che, di
notte, fanno la guardia alla scuola occupata.
Molestatori che, in qualche occasione, si sono anche
tramutati in ladri: un cellulare sparito, un paio di scarpe alla moda, un
giubbotto.
L'altra notte una decina di questi giovani e' stata bloccata
dagli agenti della Digos nel liceo scientifico Leonardo da Vinci, da alcuni
giorni occupato dagli studenti dopo un periodo di autogestione. Tutta la
pattuglia «armata» di pit-bull e' stata portata in questura e identificata.
Per loro scattera' una denuncia a piede libero per invasione di edificio
pubblico.
«Siamo arrivati - ha spiegato il vicequestore Lucio
Carluccio, dirigente della Digos milanese - dopo che un allievo del liceo, uno
di quelli di guardia notturna, ha dato l'allarme con un telefono cellulare. La
telefonata parlava genericamente di giovani entrati nella scuola con due
pit-bull al guinzaglio. Siccome situazioni come quella ci erano gia' state
segnalate nei giorni scorsi, abbiamo inviato immediatamente alcuni nostri uomini
per verificare cosa stava accadendo».
Quando i poliziotti sono arrivati in via Respighi per prima
cosa hanno dato un'occhiata all'esterno del liceo e, proprio nei giardini della
scuola, hanno trovato sette giovani che giravano con i due cani al guinzaglio.
Tutti sono stati identificati e quattro, che non avevano documenti, sono stati
portati in questura. Sono tutti di eta' compresa tra i 19 e i 25 anni, nessuno
di loro e' studente (alcuni fanno gli operai, uno e' agente di commercio, un
altro fa il barista) e un paio ha qualche precedente per rissa e ricettazione.
Il portavoce degli studenti del liceo Leonardo da Vinci ha
spiegato alla polizia perche' il gruppo di sconosciuti era all'interno della
scuola. «Ci hanno detto - ha spiegato il giovane - che uno di loro aveva un
dito ferito e che volevano andare in bagno a disinfettarsi». Una volta
all'interno, l'atteggiamento dei visitatori con i pit-bull al guinzaglio e'
cambiato. «Hanno cominciato a fare gli stupidi - ha raccontato ancora il
portavoce - seminando paura con i cani. Poi a uno di noi e' sparito un cellulare
e un paio di scarpe della Nike».
Mentre i poliziotti proseguivano le
indagini sull'identita' dei fermati, altri agenti hanno ispezionato la scuola,
ritrovando il telefonino e le scarpe da ginnastica su una rampa di scale.
Al termine di una giornata di
accertamenti e di confronto delle dichiarazioni fatte dai fermati, gli agenti
della Digos hanno deciso di denunciare tutti e sette i molestatori per
l'articolo 633 del codice penale: invasione di edificio pubblico.
Rimane intanto incandescente il clima
nelle scuole milanesi, con una quindicina di istituti occupati giorno e notte
dagli studenti dopo un'iniziale autogestione.
Il sindaco Gabriele Albertini e la
giunta comunale di Milano hanno espresso ieri solidarieta' al liceo privato
Gonzaga che dovrebbe essere una delle tappe della manifestazione organizzata per
sabato prossimo dagli studenti della Rasc, la rete autogestita.
Alberto Berticelli,