Giovedi' 11 febbraio 1999

Palio, tre condanne a Siena per la morte di un cavallo.
Ma le contrade si ribellano

Il sindaco Piccini: «Accuse ingiuste.
A difendersi in aula andra' tutta la citta'»

SIENA - E' un Palio che si corre d'estate in piazza del Campo e d'inverno nei tribunali. Fra decreti penali, querele per diffamazione, scambi di denunce. Il fatto piu' importante e' quello che la Lega antivivisezione ha definito «una sentenza storica». Mentre il sindaco di Siena, Pierluigi Piccini, invita tutta la citta' a prepararsi a un «processo epocale». Gli animalisti suonano le fanfare per il decreto penale, firmato dal gip Marianna Serrao, contro il capitano, il barbaresco e il veterinario della Contrada dell'Onda. Accusati di aver somministrato farmaci eccitanti al cavallo, Penna Bianca, morto durante l'ultimo, drammatico Palio d'agosto, segnato anche dalla morte di Tuareg, cavallo del Bruco. «Una sentenza storica - scrive la Lav -, che non restituisce la vita al cavallo ma fiducia nella giustizia, la quale fino a oggi aveva sempre archiviato le nostre denunce».
Gli animalisti chiedono ai giudici senesi di «riconsiderare anche la posizione del sindaco e del prefetto, nei confronti dei quali non si e' ritenuto di procedere». La nota della Lav e' stata diffusa mentre a Siena era riunito il Consiglio comunale, che ha discusso anche di come reagire a quella condanna. Ma la controffensiva era scattata da giorni. Appena i «tre dell'Onda» hanno ricevuto la notifica, il 21 gennaio, la citta' ha preparato la sua strategia di difesa. Prima il Consorzio di tutela del Palio, che decide di accollarsi tutte le spese legali, poi il Magistrato delle Contrade, l'organo che rappresenta tutti i 17 rioni di Siena, che si schiera a fianco dei «tre dell'Onda» e decide all'unanimita' di preferire il processo al pagamento dell'ammenda, cioe' della pena prevista dal decreto, 3 milioni di lire a testa. Il mondo del Palio parla di accuse ingiuste. «Accettare di pagare quella multa - e' la tesi di Siena - significa ammettere che al Palio si usano droghe e si maltrattano i cavalli. Mentre a Penna Bianca sono stati dati solo antidolorifici, come ha rilevato la perizia». Da qui l'opposizione al decreto e il conseguente rinvio a giudizio del capitano, del barbaresco e del veterinario dell'Onda.   «C'e' un fatto di proporzioni enormi dietro l'angolo - ha tuonato il sindaco Piccini -, un processo storico durante il quale non saranno soltanto alcune persone a rispondere ad accuse ingiuste, ma tutta la citta'. In quel momento ci sara' veramente bisogno di ogni voce, di ogni argomento, di ogni sforzo perche' si esca fuori, una volta per tutte, dagli equivoci e dalle falsita'».

Pino Di Blasio

febbraio 1999