Lunedì 1 Novembre 1999

Taglia sulla mafia dei cavalli

  Il business delle corse clandestine e delle lotte di pit-bull
Catania, il fenomeno e' così diffuso che la Provincia offre premi in denaro a chi denuncia i bookmaker delle cosche 

CATANIA (m.g.) - Una "taglia" sulla testa degli esponenti dei clan che con le gare o le lotte di animali rimpinguano le casse della mafia. Un premio in denaro a chi denuncera' organizzatori e bookmaker delle corse clandestine di cavalli e dei combattimenti tra pit-bull. A offrirlo e' il presidente della Provincia di Catania Nello Musumeci che, a capo di una giunta di centrodestra, ha promesso premi in denaro a chi consentira' di assicurare alla giustizia gli uomini che lavorano nel circo delle scommesse sulle competizioni tra animali. Musumeci ha anche annunciato che la Provincia si costituira' parte civile nei processi.
Nell'ultimo anno nove blitz dei carabinieri di Catania hanno interrotto altrettante corse clandestine: 92 persone sono finite in manette, 123 sono state denunciate. Tra loro 22 minorenni, molti hanno meno di quattordici anni, che dopo la segnalazione alla Procura del tribunale per i minori sono stati riaffidati ai genitori. Nonostante gli arresti le gare di cavalli, sia di galoppo che di trotto, continuano. "Durante le operazioni abbiamo sequestrato piu' di 200 milioni. Il denaro delle scommesse - spiega il maggiore Giuseppe D'Agata, comandante del reparto operativo dei carabinieri di Catania - e' un introito ghiotto per i clan che controllano questo settore e purtroppo anche il pubblico che segue le competizioni e' in aumento".
A Belpasso, uno dei paesi del Catanese dove spesso si svolgono le gare, il sindaco sta seguendo personalmente il progetto per la costruzione di un ippodromo comunale. "Si tratta - dice Rosario Spina - di uno strumento concreto per contrastare le corse clandestine". Di diverso parere le associazioni animaliste come la Lav che non si stancano di denunciare i maltrattamenti subiti dagli animali durante le gare clandestine. "Un cavallo spronato al galoppo su una strada asfaltata subisce lesioni irreversibili. Il calpestio degli zoccoli sull' asfalto provoca micro fratture alle ossa e danni agli organi interni. Non si ha poi idea di quanti animali subiscano incidenti durante queste gare. Una caduta e' fatale. E subito il cavallo viene abbattuto". 

 

Novembre 1999