Lunedi' 13 Dicembre 1999

 

AVERSA. LA BOCCIATURA DEL CENTRO DISABILI
«No» all’ippoterapia. E interviene il sindaco

 

ANTONIO ARDUINO
La commissione consiliare affari sociali e assistenza boccia il progetto Pro Max. Ed ora e' polemica. Il primo cittadino avrebbe, infatti, intenzione di investire comunque il Consiglio comunale della responsabilita' di decidere sull'importante progetto che, se realizzato, proietterebbe Aversa in una dimensione europea, creando in essa il primo centro pilota per la riabilitazione equestre di cerebrolesi, autistici, paraplegici, politraumatizzati, tossicodipendenti. Un’occasione da non perdere, sia per i benefici in termini di salute, sia per quelli economici che ne deriverebbero al territorio. Infatti, da un lato il Pro Max garantirebbe una possibilita' di assistenza alle circa 10mila famiglie del casertano coinvolte nel problema della disabilita' psico-fisica. Dall'altro consentirebbe di dar vita in Aversa alla seconda scuola italiana per la formazione di personale specializzato nel settore (la prima e' a Milano), offrendo ovvi vantaggi economici ed occupazionali valutabili, questi ultimi, nell'immediato, in una quarantina di nuovi posti di lavoro. Purtroppo con quattro voti a sfavore su sei disponibili, i componenti della commissione presieduta da Franco Trasacco di Rinnovamento Italiano hanno detto no al dettagliato studio di fattibilita' preparato, in sette mesi di lavoro, dal gruppo di tecnici da loro stessi incaricati. «Il Pro Max e' importante per Aversa, così - ha affermato Golia - se il dottor Gentile, presidente dell'associazione Max Weber (che da anni si batte per realizzare il centro), ce ne fara' richiesta, uno degli argomenti all'ordine del giorno di un prossimo consiglio comunale sara' proprio la valutazione dello studio di fattibilita' presentato dai tecnici». «In realta' - commenta Luciano Gentile - considerando che l'unico punto dubbio della commissione era gia' stato ampiamente illustrato nella relazione, quella richiesta e' solo un modo elegante per dire no. Non ha senso, infatti - continua il medico - domandare dove la Max Weber reperira' i fondi necessari, quando questo viene esplicitamente detto dai tecnici nello studio di fattibilita'. I fondi, ha chiarito - conclude Gentile - saranno erogati dal Credito Sportivo del Coni, ma solo a patto che l'amministrazione garantisca la realizzazione del centro deliberando di fare proprio il progetto e destinandovi un suolo comunale"

 

Dicembre 1999