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Domenica 17 Ottobre 1999

E' tornato il "killer" dei conigli
Decine di capi morti per la mixomatosi portata dalle zanzare
L'epidemia, partita dall'Alpago, ha ormai raggiunto la citta'
SANITA' Le aree a rischio delimitate dall'Usl



fr.g.

BELLUNO. Le zanzare non hanno avuto pieta' per i conigli. E' tornata prepotente l'epidemia di mixomatosi negli allevamenti bellunesi. E' partita qualche settimana fa dal lago di Santa Croce, portata dalle zanzare. In questi giorni l'infezione e' arrivata in citta'. Decine i capi abbattuti. Da ieri mattina il Comune ha diffuso una serie di volantini con cui si delimita l'area a rischio nel territorio cittadino. Fino a questo momento i focolai individuati a Belluno si trovano nel perimetro compreso tra la destra Piave e la sinistra Ardo: Sagrogna, Safforze, Cusighe, la Veneggia e la zona di ponte Nuovo e ponte degli Alpini. Il dottor Icilio Manzi, del servizio veterinario dell'Usl 1 spiega che «il virus viene trasmesso principalmente dalle zanzare. Questa estate coś umida ha creato un focolaio importante in Alpago, nel lago di Santa Croce. Da ĺ i focolai si sono diffusi a Ponte nelle Alpi, per raggiungere pochi giorni fa Belluno». In questo momento l'Alpago resta la zona piu' colpita, con una quarantina di focolai del virus. In citta' ne sono stati individuati 6. Manzi ricorda che la mixomatosi «e' una malattia letale per i conigli, ma non ha alcuna conseguenza per gli esseri umani, anche nel caso in cui venisse mangiata carne di coniglio, ma la legge lo vieta». La mixomatosi nel bellunese non rappresenta un danno per l'economia agricola. Nel territorio sono presenti solo piccoli allevamenti. E qui sono ormai decine i capi morti per l'infezione e quelli abbattuti dall'Usl. Le procedura in questi casi prevede la vaccinazione degli esemplari sani e l'eliminazione dei conigli ammalati. Il terrorio e' stato diviso in due aree, le zona infette e quelle di protezione. Nelle prime e' vietato ogni spostamento dei conigli (Campo S. Pietro, Sagrogna e Safforze). Nelle zone di protezione l'Usl puo' concedere l'autorizzazione a spostamenti interni, ma non al di fuori del perimetro.


Aprile 1999