Giovedi' 20 maggio 1999

Citta' di Castello. Sta bene ”Frizzi”,
gatta salvata vendendo i giochi dei bimbi

PERUGIA - Trattandosi di cani, certe storie cominciano sempre al parco generalmente durante una passeggiata. In questo caso il parco e' quello di Sant’Anna, di fronte ci sono un Alaskan Malamut (grande come l'effetto del nome) e uno Schnauzer nano, piccolo come la sua definizione. I due si fronteggiano, evitano i complimenti e si azzannano. Se il regno degli animali avesse un Tribunale, la cosa non sarebbe stata presa in considerazione. Ma di mezzo ci sono gli ”amici” degli animali, e cosė tutto si complica. Intanto, le versione diventano due e la storia assume i caratteri di una lite condominiale.
Prima versione: il Malamut era senza museruola ha azzannato Schnauzer senza motivo e ha ferito la padrona del piccoletto (difesa dall'avvocato Riccardo Pelliccia), mentre l’altra padrona stava a guardare. Seconda versione: i due non si sono affrontati al parco, bensė nell'atrio di una proprieta' privata (tra l'altro territorio del Malamut), lo Schnauzer (piccolo) ha aggredito l'Alaskan (grande) strappandogli la museruola e poi s'e' beccato un morso per legittima difesa. E la ferita alla donna? E' stato lo stesso Schnauzer a mordere la sua padrona, altrimenti, sostiene la difesa (curata da Stefano Bagianti e Francesca Polenzani), invece di una leggera ecchimosi alla mano la ferita sarebbe stata ben piu' visibile.
Le prove? Dalla parte dello Schnauzer ci sarebbe la testimonianza della sua padrona, che pero' avrebbe ammesso di essere arrivata a cosa fatte. Per il Malamut invece c'e' la museruola strappata, segno di una evidente provocazione. Chi ha ragione? Il finale stavolta verra' scritto dal Giudice di Pace. Ai due cani e' andata comunque meglio che ai cento loro simili di Orvieto, uccisi dalla strincnina, per strane faide tra uomini. In questo caso indaga la magistratura e se dovesse arrivare ai responsabili, ci sara' un processo penale. Qualche mese fa un pretore perugino condanno' il proprietario di un cane perche' teneva l’animale troppo tempo in casa. Con i criceti il rischio e' zero.

I.Carm.

Maggio 1999