
Giovedi' 5 Agosto 1999
Le coccole di un gatto per
aiutare chi soffre
L'indagine Eurispes sul rapporto tra uomini e animali. In
casa anche rettili e felini. Il fenomeno della "Pet-therapy"
di ELSA VINCI
ROMA - A chi non hanno mai strappato un sorriso. Ma anatroccoli, maialini,
coniglietti, possono fare molto di piu'. Per esempio i terapisti. Affidare un
cane a un bambino autistico significa obbligarlo ad ascoltare il linguaggio
silenzioso della coda, degli occhi, costringerlo al dialogo che non riesce ad
affrontare. Coccolare un micio, sentire le fusa, puo' essere rilassante per
tutti ma giova soprattutto agli ipertesi e ai sofferenti di cuore. L' impiego
dei pets, gli animali da compagnia, in attivita' di cura, di supporto
psicologico "si e' rivelato efficace per pazienti di ogni eta' ed affetti
da svariati disturbi". Eurispes, in un' indagine che analizza l'atavico
rapporto tra l' uomo e la bestia, scandaglia realta' emergenti o poco
conosciute. Dagli animali coccolati a quelli buttati via, da chi sceglie di
vivere vegetariano a chi segue la pet-therapy.
Se il medico e' un cane. Sono circa 4000 (2000 mammiferi e altrettanti
uccellini) i pet-terapisti, gli animali che si prendono cura di noi.
Appartengono a specie diverse ma tutti devono essere dolci, docili e sani. Il
pet piu' utilizzato e' il cane, ma "e' sorprendente come un gatto riduca lo
stress". In Italia i progetti di recupero con terapia assistita sono
partiti negli anni Novanta. La prima coraggiosa esperienza al policlinico di
Padova: la divisione di pediatria per tre anni e' stata quasi una fattoria e
adesso, che e' in ristrutturazione, i bambini possono giocare con pesci
tropicali in una decina di acquari e dedicarsi a un rettilario. Ma presto
torneranno pulcini e anatroccoli. Anche al Niguarda di Milano ci sono stati
degli esperimenti con cuccioli e cavalli. Analoghe iniziative sono state
intraprese in case di cura a Roma.
La spesa per la pet-therapy e' molto variabile: si va da pochi spiccioli per il
cibo di terapisti- canarini all'esosa ippoterapia. Alcuni tariffari non sono
alla portata di tutti.
Agosto 1999
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