Lunedì 1 Novembre 1999

Con il caldo Fritz colpira' ancora
Pecore a rischio se l'orso non inizia il letargo spinto dal gelo
ZORZOI Parla l'esperto Loris Pasa




SOVRAMONTE. Se il clima nei prossimi giorni continuera' ad essere mite e non si abbasseranno le temperature, l'orso Fritz potrebbe "colpire" ancora, prendendo di mira altre pecore dopo le due divorate nei giorni scorsi a Zorzoi di Sovramonte. Perche', fino a quando il freddo non spingera' l'orso a mettersi in letargo, l'istinto continuera' a spingerlo a caccia di carne, per accumulare grasso per l'inverno.
A spiegarlo e' l'ispettore delle guardie provinciali Loris Pasa, l'esperto che ha seguito Fritz fino dalla sua prima apparizione nel Feltrino a primavera. E che nei giorni scorsi ha compiuto un nuovo sopralluogo a Bettola di Zorzoi, dove Fritz ha divorato due pecore dai recinti, poco distanti tra di loro e vicini al bosco, di proprieta' di Mario D'Incau e di Giovanni Malacarne.
«La situazione rientra nella normalita' - sottolinea l'ispettore Pasa - anche in un recente convegno in Friuli sono stati presentati dati che mostrano un picco delle predazioni di ovini da parte dell'orso durante l'autunno, anche se non ai livelli della primavera. Il fatto e' che Fritz sta mettendo su peso, accumulando grasso in vista del letargo, che di solito inizia tra novembre e dicembre. Ma il momento del letargo e' condizionato anche dal clima, e quindi se non arrivera' il freddo potrebbe iniziarlo piu' tardi».
L'impennata di appetito di Fritz, insomma, non e' un caso eccezionale, anche se per tutta l'estate l'orso non aveva piu' attaccato pecore ed era praticamente svanito nei boschi. «Anche i dati raccolti in Friuli - spiega infatti Pasa - confermano che siamo di fronte ad una situazione classica: Fritz, come fanno gli orsi friulani, attacca solo piccoli greggi, di venti o trenta pecore al massimo. E se di solito gli orsi in questo periodo mettono via riserve di energia per l'inverno nutrendosi di frutta, evidentemente Fritz ha trovato da noi una zona buona, con piccoli greggi custoditi vicino al bosco e protetti da recinti che riesce facilmente a scavalcare. Per questo, se continuera' a fare caldo, saranno possibili altre predazioni, e l'unica soluzione e' quella di custodire le pecore al chiuso durante la notte, in attesa di verificare se funzionano i recinti elettrificati».

 

Novembre 1999