«Si vede che Tish
era molto felice: l'habitat puo' allungare la vita»
MILANO - La storia di Tish, il
pesce rosso «piu' vecchio del mondo», morto dopo 43 anni di compagnia alla sua
proprietaria, la signora Hilda Hand, ha colpito l'Inghilterra e non solo. In
pochi, prima d'ora, avevano immaginato che questo animaletto, spesso poco «considerato»
come compagno domestico rispetto per esempio a cani e gatti, potesse vivere
tanto a lungo. «Di solito li vinciamo al luna park e li mettiamo distrattamente
e senza troppe cure in qualche boccia di vetro in salotto - commenta l'etologo
Giorgio Celli - e non ci stupiamo se campano al massimo dei mesi, ma non e'
sempre così. Quella di Tish e' forse una piccola eccezione, ma non da
record. In realta', il Carassio dorato, questo e' il nome scientifico del
pesce rosso, che appartiene alla famiglia dei Ciprini, vive in media dai 10 ai
20 anni o anche molto piu' a lungo, come molti altri animali di cui spesso si
ignora la longevita'. Un esempio sono i coralli e certe colonie di polipi che
arrivano a mille anni e anche oltre.
«Un fatto e' certo - sottolinea
l'etologo - Tish nella sua famiglia adottiva deve aver trovato condizioni
ottimali per la sopravvivenza ed aver avuto una vita molto felice. Condizioni
indispensabili anche per gli animali, proprio come per l'uomo, per mantenersi in
buona salute e campare a lungo».
Era gia' accaduto all'uomo
preistorico e succede così anche agli animali: l'evoluzione allunga la vita. «Basta
guardare il gatto - continua Celli -. Da selvatico non viveva piu' di quattro
anni. Addomesticato e confortato dal calore di casa ha potuto prolungare la sua
esistenza fino a 29 anni e oltre.
Certo ci sono anche delle
eccezioni. Il fatto di potersi muovere in liberta' nella natura incontaminata
delle isole Galápagos ha certamente contribuito a fare delle Testuggini giganti
una delle specie piu' longeve. «Vivono in media tutte oltre un secolo, ma anche
qui proprio come per i pesci rossi e le altre specie animali, ci sono casi
speciali - argomenta Celli -. Un collega ricercatore mi ha detto che su un'isola
vive ancora oggi una testuggine vista da Darwin 150 anni fa».
Il tempo pero' non sembra avere
lo stesso effetto sui diversi gruppi di animali, tanto che alcuni vivono solo
poche ore, come accade agli efemerotteri, i piccoli insetti simili alle
libellule dei nostri stagni, la cui esistenza si consuma nel giro di poche ore.
Con l'invecchiamento arriva il
decadimento fisiologico dell'organismo che diventa incapace di compiere
determinate funzioni come riprodursi e difendersi dal mondo esterno.
Ma studi sull'invecchiamento
hanno dimostrato che molti animali hanno un metabolismo che li fa rimanere
giovani per tutta la vita, ma poi deperiscono nel giro di pochi giorni. Come
l'elefante, che dopo essersi mantenuto agile e in forma per 150 anni, puo'
diventare decrepito improvvisamente. Lo stesso accade alle tartarughe e in
generale a tutte le specie che depongono le uova: storioni, uccelli marini e
condor.
Decisamente piu' sfortunati gli
insetti, la cui durata sarebbe condizionata dal loro organismo estremamente «veloce».
Accade così che una mosca nata in estate sia destinata a morire entro tre
settimane, mentre la sorella venuta alla luce in inverno riesca a sopravvivere
anche sei mesi.
M. T. V.,