Lunedi' 9 Agosto 1999

L'etologo Giorgio Celli commenta stranezze e primati sulla longevita' nel mondo animale

«Il pesce rosso di 43 anni? Eccezione, ma non da record»

«Si vede che Tish era molto felice: l'habitat puo' allungare la vita»


MILANO - La storia di Tish, il pesce rosso «piu' vecchio del mondo», morto dopo 43 anni di compagnia alla sua proprietaria, la signora Hilda Hand, ha colpito l'Inghilterra e non solo. In pochi, prima d'ora, avevano immaginato che questo animaletto, spesso poco «considerato» come compagno domestico rispetto per esempio a cani e gatti, potesse vivere tanto a lungo. «Di solito li vinciamo al luna park e li mettiamo distrattamente e senza troppe cure in qualche boccia di vetro in salotto - commenta l'etologo Giorgio Celli - e non ci stupiamo se campano al massimo dei mesi, ma non e' sempre così. Quella di Tish e' forse una piccola eccezione, ma non da record. In realta', il Carassio dorato, questo e' il nome scientifico del pesce rosso, che appartiene alla famiglia dei Ciprini, vive in media dai 10 ai 20 anni o anche molto piu' a lungo, come molti altri animali di cui spesso si ignora la longevita'. Un esempio sono i coralli e certe colonie di polipi che arrivano a mille anni e anche oltre.

«Un fatto e' certo - sottolinea l'etologo - Tish nella sua famiglia adottiva deve aver trovato condizioni ottimali per la sopravvivenza ed aver avuto una vita molto felice. Condizioni indispensabili anche per gli animali, proprio come per l'uomo, per mantenersi in buona salute e campare a lungo».

Era gia' accaduto all'uomo preistorico e succede così anche agli animali: l'evoluzione allunga la vita. «Basta guardare il gatto - continua Celli -. Da selvatico non viveva piu' di quattro anni. Addomesticato e confortato dal calore di casa ha potuto prolungare la sua esistenza fino a 29 anni e oltre.

Certo ci sono anche delle eccezioni. Il fatto di potersi muovere in liberta' nella natura incontaminata delle isole Galápagos ha certamente contribuito a fare delle Testuggini giganti una delle specie piu' longeve. «Vivono in media tutte oltre un secolo, ma anche qui proprio come per i pesci rossi e le altre specie animali, ci sono casi speciali - argomenta Celli -. Un collega ricercatore mi ha detto che su un'isola vive ancora oggi una testuggine vista da Darwin 150 anni fa».

Il tempo pero' non sembra avere lo stesso effetto sui diversi gruppi di animali, tanto che alcuni vivono solo poche ore, come accade agli efemerotteri, i piccoli insetti simili alle libellule dei nostri stagni, la cui esistenza si consuma nel giro di poche ore.

Con l'invecchiamento arriva il decadimento fisiologico dell'organismo che diventa incapace di compiere determinate funzioni come riprodursi e difendersi dal mondo esterno.

Ma studi sull'invecchiamento hanno dimostrato che molti animali hanno un metabolismo che li fa rimanere giovani per tutta la vita, ma poi deperiscono nel giro di pochi giorni. Come l'elefante, che dopo essersi mantenuto agile e in forma per 150 anni, puo' diventare decrepito improvvisamente. Lo stesso accade alle tartarughe e in generale a tutte le specie che depongono le uova: storioni, uccelli marini e condor.

Decisamente piu' sfortunati gli insetti, la cui durata sarebbe condizionata dal loro organismo estremamente «veloce». Accade così che una mosca nata in estate sia destinata a morire entro tre settimane, mentre la sorella venuta alla luce in inverno riesca a sopravvivere anche sei mesi.

M. T. V.,

 

Agosto 1999