Mercoledi' 13 gennaio 1999

Troppi, malati e pericolosi per l'igiene: saranno catturati e fatti morire sotto controllo veterinario
Venezia, il Comune decreta l'«eutanasia» per i colombi

VENEZIA - La citta' ha dichiarato guerra ai colombi. Il sindaco Massimo Cacciari ha firmato ieri un'ordinanza che, anche se studiata in ogni dettaglio, certamente non tacitera' le polemiche scatenate dagli animalisti a Venezia e un po' in tutto il mondo. L'ordine e' preciso: i colombi vanno catturati con le reti o altri strumenti e sottoposti ad eutanasia, cioe' uccisi, sotto stretto controllo veterinario. Inoltre, le zone piu' frequentate dai pennuti verranno lavate e disinfettate per evitare il diffondersi di agenti patogeni pericolosi per la salute di cittadini e turisti. A dare un ultimatum al sindaco era stata l'Usl poco prima di Natale: dopo l'ennesimo controllo aveva segnalato che molti, troppi colombi sono malati e portatori, oltre che di pidocchi e zecche, anche di salmonella ed altri batteri pericolosi per l'uomo. Finora era stato provato un po' di tutto per limitare la proliferazione dei colombi, dalle «ecologiche» taccole ai mangimi arricchiti con sostanze anticoncezionali, ma senza risultati. Oggi in citta' si stima che i colombi, circa 120.000, siano il doppio degli abitanti; ingrassati dai rifiuti ma anche dalla disponibilita' a nutrirli dei veneziani e dei turisti, sono praticamente incontrollabili. Da qui la decisione di eliminarli. Cacciari non fa numeri nella sua ordinanza, e l'assessorato competente specifica che durante la «campagna-eutanasia» si valutera' dove intervenire e in che misura, ma sara' impossibile, pure eseguendo analisi a campione, eliminare solo i malati. Quelle foto con la cattura con le reti che anni fa fecero il giro del mondo suscitando scandalizzate proteste, stanno per tornare di attualita', ma stavolta Venezia sembra avere tutte le ragioni in questa guerra dichiarata.

Claudio Pasqualetto


gennaio 1999