
Venerdi' 16 Luglio 1999
CASTIGLIONE DEL LAGO
Troppi piccioni, locali costretti a
chiudere
di DAVIDE VECCHI
CASTIGLIONE DEL LAGO Mentre ad Assisi la
presenza dei topi e' stata accertata dai carabinieri e a Deruta e' toccato al consigliere
provinciale di Forza Italia Battistelli denunciare la massiccia presenza di ratti di
fogna, a Castiglione del Lago sono i cittadini a dover svegliare le autorita' sulla
presenza di animali "fastidiosi" in paese. Ma non si tratta di soli topi: qui la
guerra si combatte su piu' fronti. Sembra che tutte le bestie di questa zona si siano
accanite contro gli abitanti del paese. In molti segnalano la presenza di topi e ratti.
Altri si scagliano contro le nutrie, piu' famose come castorini, data la somiglianza con i
castori ed il medesimo utilizzo: pellicce. Altri ancora additano i moscerini come peggiore
presenza lacustre. Ma ad accomunare l'intera popolazione ci pensano i piccioni. Tutti
concordi ad affermare che il volatile e' la presenza piu' nociva sia per il turismo,
quindi per l'economia, che per l'igiene.
Di fatto i problemi piu' grossi si riscontrano su questi due fronti: le difficolta' degli
esercenti di tenere lontani i piccioni dai loro tavolini all'aperto e i disagi che
l'ospedale e' chiamato ad affrontare per pulire l'enorme mole di sporcizia che gli uccelli
producono quotidianamente. «La presenza dei piccioni per l'ospedale spiega la dirigente
medico della direzione sanitaria locale Rita Di Clemente rappresenta non solo un problema
estetico, ma anche una grave situazione igienico sanitaria che puo' comportare il
diffondersi di malattie infettive. Siamo stati costretti ad apporre dei chiodi lungo tutto
il perimetro dell'ospedale per allontanarli, ma non e' servito a molto. Ci siamo rivolti
al sindaco ed ai vigili urbani ma non abbiamo ancora avuto aiuti concreti». In effetti,
il comandante dei vigili urbani Paolo Pagliaccia ne e' al corrente e si dice «preoccupato
della situazione, soprattutto per il turismo. Poco tempo fa i due bar sulla piazza sono
stati costretti a chiudere perche' i piccioni avevano riempito la piazza d'escrementi».
Problemi grossi che non sono di facile soluzione anche perche', a dire del comandante, «i
piccioni rientrano fra le razze protette» quindi non sono abbattibili. Nel frattempo
all'ospedale si combatte una guerra di minore entita' con i topi. Tutto attorno
all'edificio sono dislocate trappole contenenti dicumarolico, un veleno che da' alla
bestia il tempo di allontanarsi così da morire lontano dall'ospedale. «I topi dice la
dottoressa Di Clemente rappresentano un altro problema che, per ora, sembra risolto grazie
proprio alla presenza di queste trappole». Dovremmo forse aspettarci trappole per
piccioni?
luglio 1999


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