Domenica 8 Agosto 1999

 

BOOM DI ACQUISTI
Scorpioni, tigri e iguane.  Gli animali esotici? In salotto





di Alessandra Giannatonio
PESCARA. Prima di traslocare in un nuovo appartamento, appurate qual e' l'animale da compagnia del vicino. Se non usate questa precauzione, il piccolo coccodrillo da salotto del dirimpettaio potrebbe passare nel vostro balcone e intrufolarsi in camera, regalandovi una notte thriller.
Anche la citta' di Pescara, sta infatti aprendosi al collezionismo di animali esotici sempre piu' comune nella societa' post-industriale.
La moda di possedere rettili, iguane, tartarughe da terra, ermellini, tigri, cani del deserto e scoiattoli giapponesi e' talmente diffusa che il reparto della sezione provinciale del corpo forestale adibito al controllo di questi animali e' piuttosto attivo. Varie volte l'anno e' chiamato a recuperare boa o pitoni smarriti nei campi, scimmie scappate da un condominio e sorprese a mordere bambine per strada.
IL MERCATO SOMMERSO. Luca Maria Brugnola, il veterinario dei forestali, non e' in grado di dare un numero approssimativo dei certificati "Cites" che il suo ufficio e' tenuto a rilasciare ai possessori di animali esotici, tanto e' intenso il loro commercio a Pescara. Del resto, parallelo a quello legale, esiste un mercato sommerso che difficilmente si riesce a controllare. «Venditori e compratori di animali fuori legge sono piuttosto accorti, e non si lasciano scoprire», spiega Brugnola, «ma abbiamo ragione di credere che sia piuttosto fiorente». Del resto il commercio illegale degli animali ha raggiunto il terzo posto del commercio clandestino globale, dopo il traffico d'armi e quello della droga. «Spesso», prosegue il veterinario, «interveniamo con sequestri e talvolta con notizie di reato nei confronti dei fuorilegge. Pochi mesi fa», aggiunge, «abbiamo dovuto sequestrare un cucciolo di puma di un francavillese, che piu' tardi abbiamo incriminato per maltrattamenti agli animali: costringeva il cucciolo a vivere in appartamento, ambiente assolutamente ostile al felino».
IL PASTO DEL PITONE. E che dire delle tremila grosse tartarughe da terra che sono state censite dall'ufficio della forestale durante l'ultimo accertamento? «Sono solo la punta dell'iceberg», continua Brugnola, «perche' abbiamo ragione di credere che in realta' nei nostri orti ne esistano molte di piu'».
Probabilmente il motivo di questa diffusione sta nel costo relativamente basso degli esemplari: uno scorpione imperator, piu' grosso del palmo di una mano, costa da 50 a 100 mila lire. L'iguana, sicuramente il rettile piu' gradito, non supera 250 mila lire. Piu' costosi i pitoni, fino a un milione di lire quelli che raggiungono i 6 metri di lunghezza per il "calibro" di un piatto da minestra.
Per mantenerli in forma e' necessario custodirli in teche con temperature e umidita' ottimali ed alimentarli con la dose settimanale di topi vivi. La zona di Pescara ha addirittura un primato nazionale, perche' ospita il piu' grosso importatore di animali esotici, soprattutto rettili, dell'intera penisola, che smercia decine di migliaia di esemplari l'anno e stampa l'unica rivista sui serpenti di lingua italiana. Un po' in ribasso risulta invece l'acquario, che ultimamente si e' un po' impoverito ed ospita solo pesci comuni.
TITANIC NELL'ACQUARIO. Molti collezionisti ne adottano un esemplare della famiglia delle "poecilia", capace di riprodursi con una facilita' impressionante, tanto che i loro possessori adibiscono una parte della teca, di solito arredata con finti relitti del Titanic, a sala parto. L'acquario di una signora di Pescara, ha ospitato un caso scientifico, perche', del tutto casualmente, ha consentito la riproduzione del "botia macracanda", esperimento che non era riuscito nemmeno negli acquari dei piu' grossi istituti di ittologia del mondo. Se pero', sul vostro balcone si posa un grosso pappagallo parlante, tenetevole buono: puo' valere anche trecento milioni, il prezzo di un bell'appartamento.

Agosto 1999