
Venerdi' 19 marzo 1999
Mainardi: ci abbandonano perche'
siamo inospitali e così avremo piu' zanzare
Una primavera senza rondini
Diminuite del 60% a causa dell'uso dei
pesticidi e dell'industrializzazione nelle campagne. La Lipu ha inaugurato speciali
«oasi» e domenica manifestazioni in difesa degli uccelli
MILANO - San Benedetto,
quest'anno, potrebbe arrivare senza la rondine sotto il tetto. Le ambasciatrici della
primavera si fanno attendere sempre piu' a lungo. «Le rondini ci abbandonano perche' da
noi non trovano piu' le condizioni per vivere», spiega Danilo Mainardi, etologo e
presidente della Lipu, la Lega Italiana Protezione Uccelli. «Secondo uno studio
condotto in Inghilterra negli ultimi vent'anni le vecchie amiche dell'uomo hanno subito
una riduzione del 40 per cento, con punte del 60% in certi Paesi - continua il professore
-. Uccise dall'uso sconsiderato dei pesticidi in agricoltura, dall'aumento delle
coltivazioni intensive, dalle trasformazioni ambientali, dall'industrializzazione
dell'edilizia contadina. Il risultato? Prepariamoci a essere assaliti dalle zanzare, visto
che le rondini sono un potentissimo insetticida naturale». Non solo. «Con le rondini
sono in pericolo tutti gli insettivori - afferma Mainardi - dal pettirosso, alla
cinciallegra, al pigliamosche». Per salvare quello che per tutti e' simbolo della bella
stagione ma anche della quiete e della gentilezza, la Lipu in collaborazone con
l'Assessorato alle politiche ambientali del Comune di Roma, ha inaugurato ieri l'«oasi
della rondine» Castel di Guido, la prima di 100 fattorie interamente dedicate agli
uccelli selvatici. Duemila metri quadri di verde coltivato nel rispetto di tutti gli
esseri viventi in pericolo, di cui la rondine e' il simbolo.
Intanto, oltre 130 mila firme sono gia' state recapitate a Strasburgo per convincere il
governo europeo impegnato a sviluppare un'agricoltura ecocompatibile. Ma il 21
marzo, primo giorno di primavera, la festa e' tutta per lei. In occasione della «Giornata
della rondine» in oltre 100 piazze italiane gli amici degli uccelli distribuiranno spille
a forma di rondine (in cambio di un contributo di 5 mila lire) e faranno firmare la
«Delibera Salva-rondini», che verra' presentata ai sindaci delle varie citta'. In
pratica, i nidi dovranno essere protetti per legge. E se verranno distrutti dovranno
essere ripristinati con nidi artificiali. Da costruire in cemento e segatura «prendendo
esempio dai piccoli muratori che, instancabili, impastano con la saliva terra sabbia e
paglia», come spiega Danilo Mainardi. Ma se ne trovano di gia' preparati nel catalogo
della Lipu (costo 30 mila lire).
«Gli adulti hanno una grande responsabilita' - prosegue l'etologo -: impedire che i loro
figli si abituino a un cielo vuoto di rondini. Per una famiglia con i bambini, vivere
l'attesa e l'arrivo della coppia di rondini che con la bella stagione torna ogni anno a
cercare il suo nido per aggiustarlo e' un'emozione davvero grandissima. Questi uccelli
sono strettamente monogami. Per i bimbi osservare le loro cure parentali, il maschio e la
femmina che si alternano prima alla cova e poi al nutrimento dei piccoli, e' un'esperienza
affettiva di grande valore oltre che un modo unico di "possedere" un animale
selvatico».
M. Teresa Veneziani
marzo 1999
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