Martedi' 5 Ottobre 1999

 

La denuncia del Wwf: la Regione ha fatto finta di nulla
La coturnice ”condannata a morte”
Ignorata la richiesta della Provincia

 

Si spara alla coturnice da sabato scorso: «Il giorno dell’esecuzione» scrive il Wwf criticando duramente la scelta della giunta regionale.
Dietro alla scelta, ci sarebbero ragioni non esattamente a carattere ecologico. «Per non perdere il consenso elettorale del mondo venatorio — scrive la sezione regionale del Wwf — la giunta condanna a morte una specie considerata a rischio di estinzione in tutta Europa, ignorando anche la formale richiesta di tutela avanzata dalla provincia di Macerata. Non sono serviti gli appelli delle associazioni ambientaliste, la delibera di giunta dell’amministrazione provinciale di Macerata, le dichiarazioni di obiezioni di coscienza di alcuni colleghi di partito dell’assessore regionale Gino Troli, le lettere dei Verdi che sostengono questo governo provinciale e la polemica sulla stampa per fermare la strage delle ultime coturnici dell’Appennino. L’assessore Troli senza alcuna motivazione giuridica, tecnica e scientifica ha condannato a morte la coturnice ignorando la richiesta di "grazia" avanzata ufficialmente dalla Provincia di Macerata. La stessa richiesta era pero' stata accolta nella scorsa stagione su proposta della Provincia di Pesaro e Urbino. Decisione contraddittoria evidentemente condizionata dalla prossima scadenza elettorale, che sembra in queste ultime settimane determinare in materia di tutela ambientale un incredibile arretramento del governo regionale. Per il Wwf questo e' l’ennesimo esempio della mancanza di una autentica cultura ambientale della classe dirigente di questa regione. A condannare a morte la coturnice non saranno infatti i pallini delle doppiette dei cacciatori, ma soprattutto l’ignoranza di coloro che hanno la pretesa di amministrare il patrimonio indisponibile dello Stato (così e' definita la nostra fauna selvatica dalle leggi italiane) senza conoscere neppure le fondamentali leggi dell’ecologia. L’estinzione e' per sempre! E alla scomparsa di una specie animale non esiste rimedio, a nulla potra' servire un domani l’esame critico delle responsabilita' etiche e morali dei politici che oggi amministrano la nostra regione».

 

 

 

Ottobre 1999