Luned́ 1 Novembre 1999

Nell’oasi naturale di Canterno
Ucciso grosso airone.  Riesplode l’allarme bracconieri

di ANTONIO MARIOZZI
Un grosso airone dal piumaggio cenerino e' stato ucciso da un bracconiere nei pressi del lago di Canterno, nella zona che si estende verso la cittadina termale, all'interno dunque dell'oasi protetta da duemila ettari istituita dalla Regione Lazio tra i comuni di Ferentino, Torre Cajetano, Trivigliano, Fumone e Fiuggi. L'uccello acquatico e' stato trovato ieri pomeriggio ed e' subito divampata la polemica. Il responsabile del circolo territoriale di Legambiente, Fernando Petrivelli, che e' andato sul posto, ha chiesto l'intervento dell'assessore regionale all'Ambiente Giovanni Hermanin. « E' un fatto molto grave- ha dichiarato Petrivelli- anche perche' si e' verificato all'interno di un'area dove c'e' il divieto di caccia. C'e' l'urgente necessita' di rafforzare i controlli e l'assessore Hermanin ha gia' promesso che affrontera' il problema. Serve una forte azione antibracconaggio, aumentando la vigilanza da parte delle guardie venatorie». Parole non meno dure ha pronunciato il consigliere provinciale dei Ds, Paolo Coladarci, che sulla difesa del lago di Canterno e dell'area circostante sta portando avanti una sua personale battaglia. « E' semplicemente vergognoso- ha detto- ed e' la conferma che bisogna programmare un piano di sensibilizzazione con l'obiettivo di tutelare meglio il parco naturale». L'uccisione dell'airone e' avvenuta proprio mentre l'area protetta di Canterno cerca il decollo a parecchi mesi dalla sua istituzione. In precedenza, a sollevare polemiche era stata una moŕa di pesci e poi il calo del livello d'acqua del lago, che, a dispetto di promesse e belle parole, non sembra ancora difeso come dovrebbe.

 

Novembre 1999