Mercoledi' 24 Novembre 1999

 L'allarme dei pescatori: «I nostri stagni presi d'assalto dai voraci uccelli»
La crociata contro i cormorani
Gia' richiesto l'intervento dell'amministrazione regionale



Enrico Cambedda

SANT'ANNA ARRESI. Dopo il maltempo i cormorani. Non c'e' pace per i pescatori di Porto Pino costretti a convivere con disagi che influiscono negativamente sul lavoro. Da settimane migliaia di cormorani hanno invaso gli stagni divorando quintali di pesce. Un'autentica calamita' per la quale non c'e' alcun rimedio. I pescatori chiedono un intervento per salvare almeno in parte il loro reddito.
Gli stagni piu' colpiti sono quelli di Is Brebeis e La Spiaggia. I cormorani arrivano alle prime luci dell'alba e fanno razzia. Sono stormi di centinaia di esemplari che si abbattono ad ondate continue togliendo ogni possibilita' di lavoro ai pescatori, costretti a rinunciare all'attivita' nei due stagni: «e' come una maledizione - afferma Giancarlo Loi, presidente della cooperativa pescatori San Giuseppe - ogni giorno e' la stessa storia. Siamo purtroppo impotenti di fronte ad un evento naturale di questa portata, per il quale sembra non ci sia alcun rimedio».
Eppure qualche soluzione ci sarebbe. Forse fara' inorridire gli ambientalisti ma e' l'unica percorribile: «Si dovrebbe sparare e spaventare così i cormorani - aggiunge Loi - ma purtroppo non siamo riusciti mai ad avere le autorizzazioni. Eppure non e' la prima volta che siamo costretti a fronteggiare queste situazioni. D'altronde la medesima soluzione e' stata adottata, con successo, dai pescatori degli stagni dell'Oristanese, alle prese con un problema simile al nostro».
Così non rimane che sperare, ancora una volta, nel sostegno della Regione. I pescatori hanno gia' inviato da tempo una lettera alla quale pero' non e' stata data ancora nessuna risposta: «Lo scorso anno fu erogato un contributo economico, pur minimo, che ci consentì di recuperare, almeno in parte, gli ingenti danni subiti - conclude il rappresentante della cooperativa - quest'anno invece non riusciamo ad avere dei referenti ai quali sottoporre le nostre difficolta'. Nei prossimi giorni chiederemo un incontro con l'assessore regionale all'Ambiente».

 

Novembre 1999