
Domenica 3 gennaio 1999
LINTERVENTO
Una favola della vita moderna
Annamaria Procacci (animalista e senatrice dei
Verdi )
Forse non sapremo mai la vera storia della volpe finita in
merceria allinizio del nuovo anno. A me piace pensare che sia uscita dal bosco -
come in una favola - alla ricerca di un nuovo territorio come fanno gli animali giovani
con laudacia, appunto, degli adolescenti. Eppure, una favola non e': silenziosi e
sempre piu' numerosi, gli animali selvatici conquistano le nostre citta'. Clandestini
certo, perche' falchi, ricci, taccole, civette, volpi hanno uno stile assai discreto; non
si puo' dire lo stesso degli storni che non fanno molto per passare inosservati. Per tutti
loro, comunque, in citta' ce' cibo e fa anche caldo.
Se avessimo occhi diversi e piu' tempo e voglia, li vedremmo: a Napoli svernano 76 specie
di uccelli, 67 scelgono i suoi alberi per nidificare; vi sono una dozzina di specie di
mammiferi, almeno cinque di rettili. Quella bella biodiversita' di cui lItalia - ma
chi lo ricorda? - e' la prima nel continente europeo, ed e' fatta di creature attraenti
che si chiamano Martin Pescatore ed Occhio Cotto, Codirosso Spazzacamino e Passero
Solitario, Capinera e Beccafico. Li conosciamo poco gli animali selvatici; fatta eccezione
per cani e gatti, che sono ormai persone di famiglia, quasi quasi ormai abbiamo piu'
labitudine a quelle infelici presenze in salotto che fanno tanto esotico,
liguana, il pappagallo o il camaleonte, anche se ce' stato pure chi si e'
messo il leone in garage per un adeguato status symbol di boss. Animali oggetti, anche da
buttare o almeno di cui disfarsi, come il giovane lupo rumeno, chiuso in una cassa,
lasciato nella lotte davanti alla sede del Parco dAbruzzo. Cara comare volpe, la tua
in qualunque modo sia iniziata, e' una storia a lieto fine niente a che vedere con le
taglie sulla tua coda, come si fa ancora in certe parti dItalia, o con le tristi
pelliccerie. A volte la citta' sa essere con gli animali piu' generosa della campagna.
Cara volpe grazie di averci ricordato che in citta' non siamo soli; buon anno a te e a
tutti i selvatici silenziosi che dividono con noi la nostra vita metropolitana. La tua
presenza e' un buon segno: quando una citta' sa essere luogo di vita per tanti animali,
allora e' davvero una citta' a misura duomo.
gennaio 1999


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